Processo Emiliano per diffamazione: De Santis testimonia sullo “sgarbo istituzionale” tra il governatore e Salvini
Nel Tribunale di Bari si avvicina alla conclusione il processo per diffamazione aggravata che vede coinvolto il governatore della Puglia, Michele Emiliano. L’accusa si riferisce a dichiarazioni rilasciate da Emiliano nel settembre 2018 durante un’intervista a Rete 4, in cui il presidente fece riferimento ai circoli privati come potenziali luoghi di rapporti equivoci con la criminalità organizzata. Tali affermazioni hanno provocato la reazione di Luigi Cipriani, ex consigliere comunale e responsabile del movimento “Riprendiamoci il futuro”, che ha querelato il governatore.
Cipriani, che aveva invitato il ministro dell’Interno di allora, Matteo Salvini, a tenere un comizio davanti al suo circolo nel quartiere Libertà di Bari, si è costituito parte civile nel processo, assistito dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto. La vicenda ha preso una piega giudiziaria poiché Cipriani si è sentito diffamato dalle parole di Emiliano, che aveva collegato il concetto di “circoli privati” a relazioni poco trasparenti.
La testimonianza di De Santis
Nell’udienza più recente, Domenico De Santis, attuale segretario regionale del PD e vicecapo di gabinetto di Emiliano, è stato chiamato a testimoniare. Durante la sua deposizione, De Santis ha spiegato il contesto del presunto “sgarbo istituzionale” tra Emiliano e Salvini. “Emiliano era molto arrabbiato con il ministro Salvini per questo sgarbo istituzionale”, ha dichiarato De Santis, riferendosi al fatto che l’allora ministro dell’Interno, durante una visita a Bari, aveva preferito partecipare a un incontro politico piuttosto che confrontarsi con le istituzioni locali.
L’incontro controverso, organizzato da Cipriani, era avvenuto presso il suo circolo privato nel quartiere Libertà, evento che Emiliano aveva interpretato come una mancanza di rispetto istituzionale. Le parole di De Santis hanno fatto luce sul clima politico e istituzionale teso dell’epoca, rivelando il malumore del governatore per la scelta di Salvini di evitare un confronto diretto con la Regione Puglia e il suo presidente.
Gli sviluppi processuali
Il processo è ormai alle battute finali, con le ultime testimonianze a carico della difesa di Emiliano. Oltre a De Santis, la difesa ha chiamato a testimoniare altre personalità politiche di rilievo: l’ex sindaco di Bari e attuale eurodeputato Antonio Decaro, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone e il parlamentare Claudio Stefanazzi. Tuttavia, questi tre testimoni non si sono presentati all’udienza a causa di impegni istituzionali concomitanti e saranno citati nuovamente per la prossima udienza fissata al 9 gennaio 2024.
Nel frattempo, il giudice monocratico Mario Mastromatteo sta valutando le testimonianze per arrivare a una conclusione. La querela di Cipriani si basa sull’interpretazione delle affermazioni di Emiliano, che, secondo l’ex consigliere, hanno danneggiato la sua immagine e quella del suo circolo, presentandoli in un’ottica negativa e ambigua.
Il processo prosegue dunque verso la sua conclusione, con un forte interesse mediatico e politico, vista la rilevanza dei protagonisti coinvolti.