Cerignola(FG): Scattato l’allarme per i roghi tossici
A Cerignola è scattato l’allarme per i roghi tossici. Da giorni, numerose segnalazioni da parte di cittadini e associazioni locali denunciano incendi notturni di materiali plastici, soprattutto nelle campagne adiacenti al centro abitato. L’assessore alla sicurezza Teresa Cicolella ha confermato che un’indagine della Polizia locale ha portato all’individuazione di uno dei responsabili. «L’aria irrespirabile che ha colpito alcune zone della nostra città – spiega Cicolella – è stata causata dall’incendio di tubi in gomma per l’irrigazione e altri materiali simili. Oltre a essere un crimine ambientale, è un grave pericolo per la salute pubblica. Fortunatamente, il colpevole è stato identificato e pagherà per le sue azioni, come previsto dalla legge».
L’intervento delle istituzioni
Anche l’assessore all’ambiente del Comune di Cerignola, Domenico D’Agnelli, ha preso posizione, sollecitando l’intervento delle istituzioni regionali e provinciali. In una lettera inviata agli assessorati competenti, D’Agnelli ha chiesto che vengano intensificati i controlli nelle campagne circostanti per proteggere la salute dei cittadini e punire i comportamenti illegali. Ha inoltre offerto la disponibilità dell’amministrazione a collaborare per trovare soluzioni condivise, sottolineando l’urgenza di risolvere un problema che sta preoccupando seriamente la popolazione locale.
La proposta di AmbientiAmo Cerignola
L’associazione ambientalista “AmbientiAmo Cerignola” ha lanciato una proposta concreta: l’uso di droni per monitorare le aree dove vengono accesi i roghi. «L’amministrazione deve sfruttare la tecnologia per individuare le zone dove si bruciano rifiuti tossici – afferma l’associazione – che stanno avvelenando la città». L’odore persistente di plastica bruciata, percepito da molti residenti, è considerato una seria minaccia per la salute.
Sui social network, la preoccupazione è tangibile. «Abbiamo paura ad aprire le finestre», racconta Rossella, mentre Andrea lamenta: «Ogni sera è sempre la stessa storia». Questi incendi non solo inquinano l’aria, ma evidenziano anche un problema più ampio che affligge lo sterminato agro cerignolano, un’area di oltre 54 mila ettari in cui proliferano attività illecite, dall’abbandono di carcasse di auto alla creazione di accampamenti irregolari, fino al tombamento illegale di rifiuti.
Il fenomeno dei roghi tossici rappresenta solo uno dei tanti problemi ambientali che minacciano Cerignola, rendendo ancora più urgente l’intervento delle autorità per salvaguardare la salute e il territorio.