Cerignola(FG):La città in lutto per Natascia Pugliese aperte le indagini per chiarire le cause della morte della giovane 23enne

Si sono svolti a Cerignola i funerali di Natascia Pugliese, la giovane di 23 anni deceduta lo scorso 4 settembre presso l’ospedale “Riuniti” di Foggia, a seguito di un intervento urgente in Chirurgia Toracica. La morte improvvisa di Natascia ha scosso profondamente la comunità, suscitando dolore e rabbia tra amici e familiari, sfociati anche in un’aggressione nei confronti del personale medico subito dopo l’annuncio del decesso.

Sulla vicenda è attualmente aperta un’inchiesta della Procura di Foggia, che indaga per chiarire le circostanze della tragica morte della ragazza. Dopo aver autorizzato i funerali, la Procura ha predisposto un’autopsia, che si è svolta mercoledì 18 settembre presso il reparto di Medicina Legale del Policlinico di Foggia.

L’esame autoptico, durato quasi quattro ore, è stato condotto dal professor Vittorio Fineschi, medico legale incaricato dalla Procura, con la partecipazione di altri due esperti: il professor Erino Angelo Rendina, specialista del Sant’Andrea di Roma, e la professoressa Monica Rocco, della Sapienza di Roma. Inoltre, hanno partecipato all’autopsia i periti di parte, il professor Giancarlo Di Vella di Torino e il dottor Luigi De Blasi di Bari, incaricati di rappresentare i venti medici indagati nell’ambito dell’inchiesta. Questi ultimi sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto, in attesa di accertamenti sulla possibile ipotesi di omicidio colposo.

Durante l’autopsia è stata eseguita anche una TAC sul corpo della giovane per approfondire ulteriormente le indagini. Tuttavia, saranno necessari 90 giorni per completare tutte le analisi necessarie e fornire un quadro chiaro delle cause del decesso.

La famiglia di Natascia, colpita dalla tragedia, sostiene che la morte della ragazza sia avvenuta a causa di un errore medico. I medici, invece, difendono l’operato della struttura sanitaria, affermando che la morte sarebbe stata una conseguenza inevitabile di un quadro clinico già gravemente compromesso prima dell’intervento.

L’attenzione ora si concentra sull’esito della perizia disposta dalla Procura, che dovrà fare luce su quanto accaduto, cercando di accertare se ci siano state responsabilità nella gestione del caso. Il risultato di queste indagini sarà fondamentale per stabilire se la tragica fine di Natascia possa essere attribuita a una negligenza medica o se, come sostenuto dal personale sanitario, il suo stato di salute fosse già irreversibilmente compromesso.

Nel frattempo, il dolore per la perdita di Natascia ha travolto Cerignola, dove la comunità si è stretta attorno alla famiglia, visibilmente distrutta dal lutto. Le prossime settimane saranno cruciali per ottenere risposte chiare su una vicenda che ha scosso non solo la famiglia della giovane, ma anche la sanità locale, gettando un’ombra di incertezza su un sistema già duramente provato.

Mentre si attende l’esito definitivo delle perizie, la città rimane in silenzio, unita nel dolore e in attesa di giustizia per Natascia.

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