Foggia:20 indagati per la morte di Natascia Pugliese e le violenze contro i medici
A Foggia, venti dipendenti del Policlinico, tra medici e infermieri, sono indagati per la morte di Natascia Pugliese, una giovane ragazza di Cerignola(FG), deceduta lo scorso 4 settembre a causa di complicazioni sorte durante un intervento chirurgico toracico. Natascia, ricoverata in ospedale sin dal mese di giugno, era stata vittima di un incidente stradale mentre si trovava a bordo di un monopattino elettrico.
Il caso ha sollevato un’importante indagine per omicidio colposo, ipotizzando che il personale sanitario coinvolto possa aver contribuito, con azioni o omissioni, alla morte della giovane. La Procura di Foggia, rappresentata dal PM Paola De Martino, ha notificato gli avvisi di garanzia, un atto dovuto secondo la prassi, in vista dell’autopsia, che sarà eseguita dal professor Vittorio Fineschi per determinare con precisione le cause del decesso.
Gli indagati avranno la possibilità di nominare un consulente di parte per partecipare alle operazioni peritali, un passaggio fondamentale per garantire trasparenza e completezza nelle indagini. La famiglia Pugliese, rappresentata dall’avvocato Francesco Santangelo, ha richiesto che sia fatta piena chiarezza su quanto accaduto, chiedendo di approfondire se vi siano state negligenze o errori nel trattamento sanitario che Natascia ha ricevuto nel periodo tra il 16 agosto e il giorno della sua morte.
A complicare ulteriormente la situazione, si è verificato un altro episodio grave: subito dopo il decesso della ragazza, alcuni familiari, in preda al dolore e alla rabbia, hanno aggredito il personale sanitario. Anche questo gesto ha portato all’apertura di un’indagine separata per le violenze contro gli operatori medici coinvolti.
La vicenda ha suscitato profondo sconcerto nella comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli ospedali, sia per quanto riguarda i pazienti, sia per il personale sanitario. La famiglia di Natascia attende ora con ansia i risultati dell’autopsia, sperando che questa possa fornire le risposte necessarie a comprendere le circostanze esatte della morte della giovane e accertare eventuali responsabilità.
L’inchiesta è solo agli inizi, ma avrà un impatto significativo sia sul piano umano che su quello professionale per le persone coinvolte. Mentre la giustizia segue il suo corso, l’intera comunità di Cerignola e Foggia si stringe attorno alla famiglia Pugliese, che chiede verità e giustizia per Natascia.