Lecce:Nuovi guai giudiziari per il magistrato salentino Pietro Errede accuse di false dichiarazioni e corruzione

Il magistrato salentino Pietro Errede, già al centro di precedenti indagini giudiziarie, si trova nuovamente sotto accusa. Questa volta, il procuratore di Potenza, Francesco Curcio, ha contestato a Errede il reato di false dichiarazioni in atti giudiziari. L’accusa emerge dal decreto di citazione a giudizio per l’udienza pre dibattimentale fissata per il prossimo 25 novembre davanti al giudice del Tribunale di Potenza, Giovanna Battista.

L’accusa di false dichiarazioni

Secondo l’accusa, Errede avrebbe convinto il suo medico curante a redigere un certificato medico falso, che gli avrebbe permesso di recarsi in un centro termale nonostante fosse agli arresti domiciliari. Il certificato attestava la necessità di cure balneofangoterapiche, tipicamente utilizzate per trattare problemi articolari e muscolari, a seguito di una presunta frattura di tibia e perone. Tuttavia, le indagini della Guardia di Finanza hanno messo in dubbio la veridicità di queste affermazioni, portando all’accusa di falsificazione dell’attestazione medica. Anche il medico curante di Errede è stato coinvolto nell’inchiesta e risponde in concorso del medesimo reato.

Le vicende giudiziarie di Errede

Questa nuova accusa si somma a un altro procedimento in corso che vede imputato Errede per corruzione in atti giudiziari. L’udienza preliminare di questo secondo caso si terrà il 19 settembre, sempre presso il Tribunale di Potenza. In questo contesto, Errede è accusato di aver gestito in maniera irregolare l’assegnazione di incarichi relativi a procedure fallimentari, coinvolgendo altri sette professionisti salentini. L’inchiesta si concentra su presunti favoritismi e abusi di potere nell’assegnazione di tali incarichi, legati alla gestione di procedure fallimentari.

Un quadro complesso

La posizione di Pietro Errede si aggrava ulteriormente, con accuse che spaziano dalla corruzione alle false dichiarazioni. Il suo coinvolgimento in casi di questo tipo getta ombre sulla trasparenza e l’integrità di alcuni settori della magistratura e degli incarichi legati alle procedure giudiziarie. Il doppio filone investigativo – da un lato la gestione irregolare di incarichi e dall’altro la falsificazione di documenti – potrebbe avere conseguenze significative non solo per la carriera del magistrato, ma anche per gli altri professionisti coinvolti nelle indagini.

Mentre le udienze si avvicinano, la giustizia farà il suo corso, e sarà il Tribunale di Potenza a stabilire l’eventuale colpevolezza di Errede e degli altri imputati.

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