Bitonto(BA): L’Ultimo Omaggio a Vito Procacci, Accompagnato dalle Sirene delle Ambulanze del 118

Le sirene delle ambulanze del 118, un suono familiare e costante nella vita professionale di Vito Procacci, hanno scandito l’ultimo saluto al medico che per anni ha diretto il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. Vito Procacci, scomparso improvvisamente a 64 anni, ha lasciato un vuoto profondo nella comunità medica e nella città di Bitonto, dove è stato celebrato il suo funerale.

Sul sagrato della Cattedrale di Bitonto, una decina di ambulanze del 118 erano schierate in un solenne omaggio, mentre il feretro di Procacci veniva portato a spalla attraverso il centro storico, da piazza Cavour fino alla chiesa. Un’immagine che ha commosso profondamente tutti i presenti, testimoniando l’affetto e il rispetto di colleghi e amici per un uomo che ha dedicato la sua vita alla cura degli altri.

Il legame tra Procacci e il mondo delle ambulanze era indissolubile. Le sirene, che per anni avevano segnato il ritmo delle sue giornate al Pronto Soccorso, sono state le stesse che hanno accompagnato il suo ultimo viaggio, risuonando in modo struggente alla fine della cerimonia funebre, mentre la sua bara usciva dalla chiesa. Un omaggio che ha unito commozione e gratitudine, in un saluto corale a chi, con professionalità e umanità, aveva sempre risposto alle chiamate di emergenza.

Tra i presenti, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, c’erano anche i “ragazzi” di Vito Procacci, come lui stesso amava chiamare il personale medico e paramedico del Pronto Soccorso. Quei “ragazzi” che lo hanno sempre visto come un punto di riferimento, una guida sicura in un ambiente dove la tensione è costante e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte. Per loro, Vito Procacci non era solo un direttore, ma un mentore, un collega di cui fidarsi ciecamente, un uomo di straordinaria umanità.

L’emozione era palpabile, e l’incredulità per una scomparsa tanto improvvisa quanto ingiusta era condivisa da tutti i presenti. Il ricordo di Vito Procacci, delle sue giornate scandite dal suono delle sirene e dal costante impegno a salvare vite, rimarrà indelebile nei cuori di chi lo ha conosciuto e ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.

Il suono delle sirene che ha chiuso la cerimonia funebre non è stato solo un omaggio, ma anche un simbolo: la testimonianza che l’eredità di Vito Procacci continuerà a vivere nel lavoro quotidiano di chi, come lui, ha scelto di dedicare la propria vita al soccorso degli altri. Un ultimo saluto che ha unito la comunità di Bitonto in un abbraccio di dolore, ma anche di profondo rispetto e gratitudine per un uomo che ha fatto della sua vita un esempio di dedizione e altruismo.

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