Polemiche sulle Nomine delle Partecipate a Foggia: La Sindaca Episcopo Sotto Accusa

Il Ferragosto politico foggiano è stato infiammato da una nuova ondata di polemiche, incentrate sulle recenti nomine dei membri dei consigli di amministrazione delle società partecipate, con particolare attenzione a quella dell’Amiu, la società responsabile della gestione dei rifiuti. La sindaca Maria Aida Episcopo è al centro delle critiche, sollevate non solo una parte dall’opposizione, ma anche da voci interne alla maggioranza e da associazioni civiche.

Le Nomine Contestate

Le discussioni si sono accese soprattutto intorno alla nomina di Colomba Mongiello, ex senatrice e già presidente della defunta Amica, altra azienda municipalizzata foggiana, alla guida del CdA di Amiu Puglia. Le domande che molti si pongono sono legate ai criteri adottati per queste nomine: sono state scelte basate su competenze effettive o si tratta di semplici ricompense politiche? Questo è il nodo della questione sollevato dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero, il quale ha espresso dubbi sulla capacità della Mongiello di guidare un’azienda così importante, alla luce del suo passato e delle problematiche già affrontate da Foggia in relazione alle partecipate.

Le Reazioni della Società Civile

Anche l’associazione Panunzio, per voce di Dimitri Lioi, ha espresso preoccupazione. In un contesto come quello foggiano, dove le infiltrazioni mafiose sono una realtà storica e concreta, Lioi ha chiesto trasparenza sui criteri di governance adottati nelle nomine. La necessità di evitare che vecchi errori si ripetano è imperativa per la città, ancora in ripresa dopo gli scandali del passato.

La Critica di Antonio De Sabato

Il consigliere Antonio De Sabato ha criticato aspramente l’intera operazione, accusando la sindaca e l’amministrazione di aver mascherato con buone intenzioni ciò che in realtà sarebbe un mero esercizio di potere. Secondo De Sabato, queste nomine rappresentano un ritorno a logiche politiche clientelari, che tradiscono le aspettative di rinnovamento promesse e che potrebbero aggravare ulteriormente la già critica situazione delle società partecipate foggiane.

Il Silenzio dell’Opposizione

Curiosamente, in questo scenario infuocato, l’opposizione politica a Palazzo di Città,Forza Italia,Fratelli d’Italia, hanno mantenuto un insolito silenzio. Questa mancanza di reazione ha suscitato ulteriori interrogativi tra i cittadini e gli osservatori politici. Il silenzio potrebbe essere interpretato come indifferenza, o peggio ancora, come un segnale di accordi taciti all’interno del consiglio comunale, che potrebbero minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.

Conclusioni

La vicenda delle nomine nelle partecipate, e in particolare all’interno dell’Amiu, rappresenta un nuovo capitolo nella travagliata storia politica di Foggia. La sindaca Episcopo, che avrebbe dovuto segnare una rottura con le vecchie pratiche, si trova ora a dover fronteggiare una bufera che rischia di compromettere la sua amministrazione. Il futuro delle partecipate e la trasparenza delle scelte politiche saranno temi chiave nei prossimi mesi, con la città che non può permettersi di rivivere gli errori del passato.

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