Basilicata-Potenza: Questi giorni potrebbero essere determinanti per il Procuratore Curcio

Per il procuratore Francesco Curcio, che da sei anni dirige la procura di Potenza, si avvicina un momento cruciale: la decisione sulla sua futura destinazione. Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) dovrà scegliere se assegnarlo alla Procura della Repubblica di Catania o, come vociferato, a quella di Venezia. La decisione sarà presa durante la prossima seduta del plenum del CSM, risolvendo così un periodo di incertezza per la procura etnea, rimasta senza un capo ufficiale per nove mesi dopo il trasferimento dell’ex procuratore Carmelo Zuccaro.

Curcio è considerato un “papa straniero”, una figura esterna capace di superare lo stallo creatosi tra i candidati siciliani e i loro sostenitori al CSM. Tuttavia, dovrà competere con il magistrato locale, l’attuale procuratore aggiunto di Catania, Francesco Giuseppe Puleio, che gode del sostegno di vari membri influenti del CSM, tra cui il consigliere indipendente Andrea Mirenda e i consiglieri laici Daniela Bianchini (Fratelli d’Italia) ed Ernesto Carbone (Italia Viva). La leghista Claudia Eccher presenterà la bozza di delibera a favore di Puleio.

D’altra parte, Curcio ha il sostegno delle correnti progressiste e conservatrici della magistratura, inclusa Magistratura Indipendente e Unicost. Anche il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, ex procuratore capo di Napoli, sostiene Curcio. Tra i votanti a favore di Curcio in commissione ci sono Antonello Cosentino (Area), Maria Luisa Mazzola (MI), e Roberto D’Auria (Unicost), con Maurizio Carbone di Area come relatore della sua candidatura.

La bozza di delibera a favore di Curcio sottolinea la sua esperienza recente come procuratore capo di Potenza, evidenziando la sua capacità di gestire un ufficio di rilevanza distrettuale e il suo impegno nel contrasto al crimine organizzato, con un’esperienza trentennale in diverse realtà territoriali e funzioni di coordinamento investigativo nazionale.

Dall’altra parte, i sostenitori di Puleio evidenziano la sua maggiore esperienza direttiva, accumulata attraverso vari incarichi in procure di diverse dimensioni e la sua attuale posizione di procuratore aggiunto di una grande procura. Secondo loro, Puleio ha sviluppato una professionalità organizzativa più ampia e diversificata rispetto a Curcio, rendendolo il candidato più idoneo per la guida della procura etnea.

La decisione finale del CSM sarà determinante non solo per i due candidati ma anche per il futuro delle procure di Catania e Venezia. Curcio, con la sua vasta esperienza e il supporto di figure influenti, e Puleio, con la sua consolidata carriera direttiva e il sostegno locale, rappresentano due visioni diverse di leadership e gestione della giustizia.

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