Scoperto Centro di Prostituzione a Barletta: Si Indaga su una Rete Più Ampia

Barletta – L’indagine sulla presunta attività di prostituzione mascherata dietro un centro massaggi a Barletta ha portato alla luce un sistema che potrebbe essere parte di una rete molto più vasta. Il colonnello Pierluca Cassano, comandante provinciale della Guardia di Finanza della BAT, avverte che non si tratta di un caso isolato. «Parliamo di meccanismi che creano enormi guadagni in nero – afferma Cassano – come ammette in una intercettazione il principale indagato, dichiarando che è così “che si diventa ricchi”».

Le Indagini e i Sospetti

L’inchiesta è partita da un’attività di controllo del territorio, focalizzandosi su servizi ad alto rischio come ristoranti, centri sportivi e centri massaggi. «L’andirivieni di uomini di tutti i tipi e una pagina social molto allusiva ci hanno portato a sospettare un’attività diversa», spiega Cassano. Le indagini hanno rivelato assunzioni e cessazioni continue di ragazze giovanissime, con personale che cambiava ogni mese. Questo ha indotto la Guardia di Finanza a informare la Procura, che ha scoperto un tariffario per le prestazioni, variabile dai 100 ai 350 euro.

Il Meccanismo della Prostituzione

Secondo le indagini, le ragazze erano spinte dai facili guadagni, ricevendo non meno del 50% del corrispettivo, tutto pagato in nero. «Il titolare era perfettamente consapevole della situazione – aggiunge Cassano – e a casa sua abbiamo trovato 20mila euro, potenziale provento di una giornata di lavoro». Il centro aveva anche una sede secondaria, il che ha portato a sospettare un giro d’affari molto più ampio.

Il Sommerso Economico

Le migliaia di euro generate da queste attività alimentano il famoso sommerso economico. «Adesso recupereremo tutto dal punto di vista fiscale, sia nei confronti del titolare che delle ragazze, considerate a tutti gli effetti professioniste – afferma Cassano – Alcune di loro hanno ammesso di lavorare anche in altri centri, che stiamo mappando e rintracciando, confermando così l’ampiezza del giro».

Il Futuro del Centro

Il centro di Barletta non è stato chiuso, ma affidato a un amministratore giudiziario con l’obiettivo di riportarlo a svolgere l’attività di vero centro massaggi, senza sfruttamento. Le indagini continuano, con la Guardia di Finanza determinata a smantellare l’intera rete e recuperare il denaro frutto dell’attività illegale.

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