Bari:Scandalo Corruzione,Dieci Indagati per Appalti Irregolari all’ospedale in Fiera Covid

Dieci persone sono indagate dalla Procura di Bari per una serie di gravi reati, tra cui corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, peculato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e turbata libertà degli incanti. Le indagini hanno riguardato la realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera del Levante e oltre 250 procedure di appalto pubblico, per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro.

I Sospetti e le Indagini

I finanzieri del comando provinciale di Bari hanno notificato ai dieci indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Le indagini hanno portato all’acquisizione di documenti e perquisizioni presso le sezioni Protezione civile e Provveditorato economato della Regione Puglia e nelle sedi di alcuni imprenditori aggiudicatari degli appalti.

Le Accuse Principali

Due degli indagati, Mario Lerario, dirigente ad interim della sezione Protezione civile della Regione Puglia, e Antonio Mercurio, responsabile unico del procedimento per la realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera, avrebbero manipolato la scelta del contraente. Tramite un algoritmo inserito nella lettera d’invito a sei ditte, avrebbero azzerato la rilevanza del prezzo nella valutazione delle offerte, favorendo così determinate aziende.

Inoltre, i dirigenti pubblici e un componente della commissione di gara avrebbero alterato i punteggi dell’offerta tecnica per favorire un operatore specifico, nonostante i prospetti preliminari favorissero un altro partecipante. Gli indagati, in qualità di presidente e componente della commissione, si trovavano in una situazione di incompatibilità, avendo approvato e aggiudicato gli atti di gara, oltre a curare l’esecuzione del contratto.

Ulteriori Irregolarità

L’indagine ha svelato anche altre irregolarità, tra cui la fornitura di arredi e attrezzature per la sala mensa del Consiglio regionale della Puglia. Lerario e Mercurio avrebbero informato un imprenditore, anch’egli indagato, della gara molto prima dell’invio ufficiale della lettera d’invito, permettendogli di contattare i fornitori e elaborare il progetto layout per la sala mensa. Questo imprenditore avrebbe anche convinto due delle altre quattro ditte invitate a non presentare offerte, garantendosi così l’aggiudicazione dell’appalto.

Frodi e Peculato

La Guardia di Finanza ha rilevato la sottoscrizione di atti dirigenziali per la liquidazione di importi non dovuti per il pagamento della fornitura di un container mai consegnato, destinato all’ospedale Covid in Fiera. Altre anomalie sono state individuate nella realizzazione di aiuole ornamentali presso la Regione Puglia e nella riqualificazione di un complesso immobiliare a Castellaneta Marina (Taranto), entrambe aggiudicate con mezzi fraudolenti.

Corruzione e Favoritismi

Lerario avrebbe anche affidato lavori di messa in sicurezza di un istituto scolastico a un imprenditore in cambio di lavori di ristrutturazione a un suo immobile a un costo inferiore a quello di mercato. Inoltre, avrebbe accettato la promessa di denaro da parte del legale rappresentante di una società partecipante a una gara per i servizi di pulizia, in cambio dell’inserimento di un algoritmo che avrebbe azzerato la rilevanza del prezzo nella valutazione delle offerte.

Le indagini hanno portato alla luce un complesso sistema di corruzione e manipolazione degli appalti pubblici, evidenziando gravi violazioni da parte di funzionari pubblici e imprenditori. La Procura di Bari proseguirà con gli accertamenti per garantire giustizia e trasparenza nelle procedure di appalto pubblico.

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