Barletta:Inchiesta sui presunti appalti illeciti alla Provincia della Bat e al Comune di Trani Bocche cucite al termine degli interrogatori

Nella giornata di sanato si è tenuta una serie di interrogatori nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti illeciti riguardanti la Provincia della Bat e il Comune di Trani. Davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) Domenico Zeno sono stati convocati i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere: Vincenzo Guerra, dirigente della Provincia Bat; Francesco Gianferrini, architetto in servizio sia in Provincia che al Comune di Trani durante i fatti contestati, ora in pensione; Giuseppe Marselli, ingegnere e funzionario della Provincia nonché direttore dei lavori presso il cantiere della discarica Cobema di Canosa; e Paolo Misuriello, ingegnere di Barletta e titolare dello studio professionale Sgm Ingegneria.

Durante gli interrogatori, Paolo Misuriello ha scelto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Ha spiegato di aver rinunciato a tutti gli incarichi pendenti con altre pubbliche amministrazioni e di aver chiuso ogni rapporto professionale con gli enti pubblici della Bat da due o tre anni. Per questo motivo, il suo avvocato, Carmine di Paola, ha avanzato richiesta di scarcerazione, sostenendo l’insussistenza del pericolo di reiterazione del reato. Gli altri indagati hanno preferito non sottoporsi agli interrogatori, in quanto non avrebbero avuto modo di prendere visione di tutti gli atti contenuti nel fascicolo che ha portato all’ordinanza di custodia cautelare. Pertanto, gli interrogatori di coloro che si trovano agli arresti domiciliari e sottoposti a misure interdittive sono stati rinviati a sabato prossimo.

Sabato scorso, l’unico a scegliere di sottoporsi a interrogatorio è stato Giovanni Battista Guerra, agronomo di Trani, ai domiciliari con le accuse di corruzione e turbativa d’asta in concorso con Gianferrini. Secondo la Procura, Gianferrini avrebbe fatto in modo che a Guerra fosse affidato un incarico per il trattamento fitosanitario dei lecci storici in piazza della Repubblica, per un importo di circa 15mila euro. In cambio, l’agronomo avrebbe dovuto redigere una perizia per un risarcimento danni relativo all’abitazione dell’ex dirigente. Guerra ha respinto tutte le accuse, sostenendo la correttezza del proprio operato e depositando una serie di documenti a supporto della sua difesa. Il suo avvocato, Angelo Scuderi, ha avanzato richiesta di revoca della misura, sulla quale il gip si pronuncerà a breve.

Gli altri indagati sono difesi dagli avvocati Rinaldo Alvisi, Mario Malcangi, Mimmo e Fabrizio Di Terlizzi, e Francesco Di Marzio.

Secondo le contestazioni mosse dalla Procura di Trani, diversi liberi professionisti avrebbero ottenuto incarichi pubblici in cambio di favori e regalie. Tra le vicende sotto la lente dei magistrati non ci sono solo i lavori di messa in sicurezza della discarica di Canosa, ma anche quelli riguardanti i bagni della scuola Archimede di Andria, la messa in sicurezza del viadotto Bisceglie-Ruvo-Corato e la vendita dell’ex mattatoio di Terlizzi.

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