L’Omertà della Criminalità Organizzata a Foggia: Le Dichiarazioni di Patrizio Villani

Le Dichiarazioni di Patrizio Villani

In un contesto di incertezza e rimescolamento delle carte, l’ennesima dichiarazione di un collaboratore di giustizia scuote Foggia. Patrizio Villani, ex affiliato alla criminalità organizzata, ha dichiarato di aver ricevuto l’incarico di uccidere i fratelli Ciro e Giuseppe Francavilla nel 2017. Le sue parole sono state pronunciate in videocollegamento da una località segreta durante il processo d’appello “Grande carro”, che coinvolge 11 imputati.

Villani, pentitosi a maggio 2022 dopo una condanna a 30 anni per omicidio, ha rivelato: “Ero pronto a uccidere il 2 gennaio 2017 i fratelli Ciro e Giuseppe Francavilla perché avevo capito che erano passati col clan rivale Moretti; ma fui fermato a fine 2016 per l’omicidio compiuto nell’ottobre precedente in un bar a Foggia per conto del clan Sinesi/Francavilla, e quindi non se ne fece più niente”.

Il Processo “Grande Carro”

Il processo “Grande carro” vede 11 imputati accusati di mafia, estorsione, incendio, danneggiamento, armi, truffa, falso, trasferimento illecito di beni e illecita concorrenza. Il pentito Villani ha parlato della posizione di due imputati: l’ergastolano Franco Russo e Luciano Cupo. Secondo Villani, Russo era un “amico fraterno”, mentre Cupo, pur non essendo affiliato, era vicino al capo clan Roberto Sinesi e coinvolto nelle attività estorsive.

Gli Imputati

Tra gli imputati spiccano i nomi di Francesco Delli Carri, condannato a 16 anni, e Luciano Cupo, condannato a 7 anni e 4 mesi. Altri coinvolti sono Francesco Russo, Cristoforo Aghilar, Michele Pelosi, Vincenzo Buonavita, Adriano Leone, Pasquale Spinetti, Gerardo Pergamo, Cono Morena e Alessandro Magalotti. Le pene inflitte in primo grado ammontano complessivamente a 94 anni.

Le Rivelazioni di Villani

Villani ha anche confessato la sua vicinanza a Franco Russo, con cui ha condiviso responsabilità e crimini durante la guerra di mafia tra i Sinesi/Francavilla e i Trisciuoglio/Prencipe nel 2002/2003. Ha rivelato di aver ospitato Russo a San Marco in Lamis e di aver mantenuto un rapporto epistolare con lui dopo il suo arresto in Romania nel 2013. Nelle lettere, si parlava dell’alibi per l’omicidio per il quale Russo è stato condannato e Villani manifestava la sua intenzione di uccidere i fratelli Francavilla.

La Difesa degli Imputati

Franco Russo, difeso dagli avvocati Michele Sodrio e Gino Sauro, respinge le accuse mosse da Villani. Anche Luciano Cupo, assistito dall’avvocato Ettore Censano, si dichiara innocente, sostenendo di non essere affiliato al clan Sinesi/Francavilla nonostante le accuse di estorsione e mafia.

Prossime Udienze

Il processo riprenderà il 12 settembre con la requisitoria del procuratore generale, le arringhe delle parti civili e della difesa. In attesa di giudizio davanti alla terza sezione della corte d’appello di Bari, il caso continua a suscitare domande sulla reale portata della criminalità organizzata a Foggia e sulla possibilità di spezzare il silenzio omertoso che la circonda.

Le dichiarazioni di Villani, seppur confuse, gettano luce su una realtà oscura e complessa, in cui le alleanze e i tradimenti si intrecciano in un gioco mortale di potere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: