Un angolo di Bamako nel cuore del Tavoliere: l’incendio a Torretta Antonacci

Non siamo in Mali, né tra le affollate strade della capitale Bamako. Tuttavia, il caos e l’affollamento sono gli stessi, solo che ci troviamo in un angolo sperduto nella vasta Piana del Tavoliere, precisamente a Torretta Antonacci, nell’agro di San Severo. Qui, la copiosa presenza di cittadini malesi ha trasformato una parte del grande ghetto in un angolo della capitale del Mali.

L’incendio

In una zona del ghetto di Torretta Antonacci, denominata appunto “Bamako”, si è verificato l’ennesimo incendio di baracche, incenerite all’alba di ieri in pochi istanti. Le fiamme hanno rapidamente avuto la meglio sugli ammassi di lamiere, legno e cartone. Fortunatamente, oltre ai danni materiali – con una decina di baracche distrutte e una cinquantina di immigrati ora senza dimora – non si registrano feriti, ma solo alcuni “cittadini” della capitale malese in terra di Capitanata intossicati dal fumo.

I soccorso

In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, è scattata una gara di solidarietà tra gli abitanti del ghetto. Gli abitanti hanno costituito una catena umana per portare l’acqua dall’unica fontana presente sul luogo dell’incendio, riuscendo a circoscrivere le fiamme e ad evitare ulteriori distruzioni. Tuttavia, il ghetto attende ancora risposte dalle istituzioni. Il commissario governativo per il superamento dei ghetti, Maurizio Falco, è stato recentemente a Foggia per un vertice con sindaci, forze dell’ordine e protezione civile sui progetti legati ai ghetti di Capitanata, finanziati dal PNRR per 114 milioni di euro.

L’accusa

L’USB Lavoro Agricolo ha attribuito le responsabilità dell’ennesimo incendio alle istituzioni. «La responsabilità di quest’ennesima tragedia è in primo luogo delle istituzioni, che continuano incuranti a ignorare le voci di dissenso e di disperazione di chi è costretto a vivere nelle baracche infuocate d’estate e gelide d’inverno. È da luglio 2023 che abbiamo presentato alle istituzioni locali un piano d’intervento per il superamento del degrado che caratterizza l’insediamento informale di Torretta Antonacci. Il comune di San Severo potrà disporre di 29 milioni di euro dal PNRR. Chiediamo urgentemente alla Regione Puglia un numero congruo di moduli aggiuntivi per i braccianti rimasti senza un tetto».

Intanto, si attendono notizie dall’annunciato incontro del prefetto Falco con i ministri Piantedosi e Fitto. La speranza è che questa ennesima tragedia possa finalmente portare a interventi concreti per migliorare le condizioni di vita dei migranti in questa parte del Tavoliere.

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