Olio sofisticato: un’indagine svela un vasto mercato nero tra Foggia Cerignola e altri paesi della Puglia

Un’indagine approfondita ha portato alla luce un vasto mercato nero di olio sofisticato, venduto come olio extra vergine di oliva a prezzi stracciati a ristoranti, trattorie, grande distribuzione e famiglie. Solo a Foggia, quattro-cinque individui erano attivi nella vendita in nero di questo prodotto, spacciandolo per puro.

Impatto sulla salute e sul commercio

La sofisticazione dell’olio di oliva può avere gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini sia sul commercio. Dal punto di vista sanitario, l’utilizzo di oli di bassa qualità e l’aggiunta di sostanze come la clorofilla per falsificarne l’aspetto possono comportare rischi per la salute. Tuttavia, i dati specifici sugli effetti sulla salute non sono ancora noti e per comprenderli appieno sarebbe necessario interpellare medici, specialisti e oncologi. La mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte degli esperti, probabilmente per evitare allarmismi, lascia una lacuna importante nell’informazione al pubblico.

Sul fronte commerciale, la frode ha colpito duramente il settore del Made in Italy. L’olio extra vergine di oliva italiano è riconosciuto a livello mondiale per la sua qualità e autenticità. La vendita di prodotti sofisticati danneggia la reputazione dei produttori onesti e mina la fiducia dei consumatori, portando a perdite economiche significative per l’intero settore agroalimentare italiano.

Interventi necessari

In questa situazione, è fondamentale l’intervento delle autorità competenti. Le forze dell’ordine devono intensificare i controlli per individuare e bloccare questi traffici illeciti. La magistratura deve applicare pene severe per dissuadere i criminali, mentre i legislatori devono esaminare e, se necessario, modificare le leggi vigenti per assicurare che siano adeguate a contrastare efficacemente la sofisticazione alimentare.

Operazione e sequestro

Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato 1.145 contrassegni di stato delle accise doganali (fascette), varie etichette e bottiglie in vetro, oltre a 174 bottiglie di champagne. Il valore complessivo del materiale sequestrato ammonta a 900.000 euro.

A Cerignola, l’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Bari, che hanno eseguito 18 decreti di perquisizione locale nei confronti di sette persone del luogo, ritenute responsabili di vari reati, tra cui associazione per delinquere finalizzata alla sofisticazione di sostanze alimentari, frode nelle pubbliche forniture militari e adulterazione.

L’operazione ha visto la collaborazione del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli e dei Nuclei di Napoli, Salerno, Taranto, Foggia, Campobasso, Potenza, insieme al Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e il Nucleo Veterinario di supporto Areale Nord dell’Esercito Italiano di Padova.

Il sistema di frode

L’indagine, avviata dal NAS di Bari nel settembre 2023, ha interessato diverse province e aveva già portato al sequestro di circa 42 tonnellate di olio sofisticato, pronto per la distribuzione e in alcuni casi già presente nella filiera agroalimentare, venduto come olio extra vergine di oliva italiano.

Durante le operazioni, sono stati perquisiti diversi box e magazzini utilizzati dagli indagati, con il sequestro di 71 tonnellate di sostanza oleosa contenuta in vasche di plastica e lattine di varie misure, 623 litri di clorofilla utilizzata per la sofisticazione degli oli, attrezzature per il confezionamento, numerose etichette, un furgone utilizzato per il trasporto dell’olio, muletti per la movimentazione delle pedane, materiale informatico e documentazione commerciale utile alle indagini.

L’operazione ha svelato un sistema ben organizzato per la distribuzione illegale di olio sofisticato, coinvolgendo numerosi settori della ristorazione e della grande distribuzione. Le indagini continuano per chiarire ulteriormente l’estensione della frode e per individuare tutti i responsabili coinvolti. Il contrasto a questi crimini è fondamentale per proteggere la salute pubblica, la reputazione del Made in Italy e la solidità del settore agroalimentare nazionale.

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