Bari-Foggia:Aumento della Tari nelle due città,tensioni e prospettive per salvare i conti all’Amiu
Il capoluogo pugliese, Bari, si prepara a una giornata cruciale con l’imminente Consiglio comunale, durante il quale verranno discusse le nuove tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti.Cosa successa anche a Foggia dove nello scorso consiglio comunale c’è stato un aumento del 5%. A Bari la Giunta ha proposto una delibera che prevede un aumento delle tariffe, con incrementi che vanno dai 20 ai 50 euro per famiglia stessa cifra di Foggia in percentuale è il 5%. Le opposizioni sono pronte a opporsi fermamente e a chiedere alla maggioranza di centrosinistra di mantenere invariati i costi.
La dinamica degli aumenti
Lo scorso anno, l’impatto degli aumenti era stato attenuato da una riduzione sulla parte fissa della tassa, correlata ai costi essenziali del servizio, come gli investimenti per le opere e i relativi ammortamenti. Quest’anno, invece, gli aumenti più significativi riguardano la parte variabile, che dipende dalla quantità di rifiuti conferiti, dal servizio fornito e dall’entità dei costi di gestione. In termini concreti, si parla di un incremento di circa il 13% per ogni famiglia.
La situazione regionale
Bari non è l’unica città pugliese alle prese con la stangata della Tari. Molti altri Comuni, da Bitonto ad Andria a Foggia,si trovano nella stessa situazione. Entro il 20 luglio, tutte le amministrazioni comunali devono definire le tariffe nei piani economici finanziari. Questo problema trova origine in una sentenza del Consiglio di Stato riguardante il ricorso dei gestori contro l’Arera sul sistema degli “impianti minimi”, considerati essenziali per la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti. Questi impianti, ritenuti indispensabili, avrebbero dovuto avere tariffe regolamentate che riflettessero l’utilità sociale del servizio, evitando così l’adozione di prezzi di mercato. Tuttavia, la situazione ha portato la Puglia ad accumulare un debito di circa 60 milioni di euro, anche a causa dell’utilizzo degli impianti di Conversano, Manfredonia e Massafra.
Le misure regionali
In risposta a questa crisi, la Regione Puglia ha recentemente stanziato oltre 7,6 milioni di euro tramite Ager per i 39 Comuni che ospitano discariche sul territorio. Questo provvedimento fornisce risorse aggiuntive alle amministrazioni, destinate a investimenti e allo sviluppo territoriale sostenibile.
Il fondo ecotassa
Questo intervento di Ager segue un precedente significativo stanziamento di risorse dal fondo ecotassa. Questo fondo è destinato a sostenere i Comuni che nel 2023 hanno raggiunto una percentuale superiore al 65% nella raccolta differenziata dei rifiuti. Le risorse sono state incluse nei Pef dei Comuni con l’obiettivo di mitigare gli effetti degli aumenti della Tari.
Il Consiglio comunale di Bari si preannuncia acceso, con le opposizioni determinate a contestare gli aumenti proposti. La situazione è complessa, influenzata da decisioni a livello nazionale e regionale, e richiede soluzioni che tengano conto delle esigenze finanziarie delle amministrazioni comunali e dell’impatto sui cittadini. La risposta della Regione Puglia rappresenta un passo avanti, ma resta da vedere come verrà gestita la situazione nei prossimi mesi e quali saranno le effettive ripercussioni sugli abitanti dei Comuni interessati.