Droga e Sigarette di Contrabbando a Bisceglie: 13 Arresti

Un’Operazione Coordinata dai Carabinieri di Barletta-Andria-Trani Svela un Esteso Traffico Illecito


Nelle prime ore di ieri mattina ben 13 persone sono state arrestate nell’ambito di un’operazione contro il traffico di droga e tabacchi di contrabbando che coinvolgeva il porto di Bisceglie. Tra gli arrestati ci sono quattro individui condotti in carcere e nove posti agli arresti domiciliari, tra cui due donne. Le accuse spaziano dalla cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti, all’importazione, trasporto e vendita di tabacchi lavorati esteri di contrabbando.

L’Operazione Recover

L’operazione, denominata Recover, è iniziata nel giugno di due anni fa e ha permesso di smantellare un sofisticato traffico illecito gestito da alcuni pescatori del posto. Questi, sfruttando le loro barche, facilitavano l’importazione delle merci illegali. Le indagini hanno rivelato che il gruppo criminale operava con una spregiudicatezza notevole, nascondendo droga e sigarette tra il pescato per eludere i controlli.

Gli Arrestati

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, con il supporto di unità specializzate come lo squadrone eliportato carabinieri cacciatori Puglia, il sesto nucleo elicotteri carabinieri di Bari e il nucleo cinofili di Modugno, in collaborazione con la compagnia carabinieri di Desio. Tra i quattro condotti in carcere figurano Diego Lorusso (35 anni, residente in provincia di Monza e Brianza), Pietro Vallisa (44 anni, di Bisceglie), Francesco Sgroni (58 anni, di Bisceglie) e Adamo Zingarelli (di Bisceglie). Tra i domiciliari, Antonietta Catanzaro (45 anni, di Bisceglie) e Sanita Karahasanovic (32 anni, di origini bosniache) sono state identificate come figure cruciali per eludere i controlli.

Le Parole del Colonnello Galasso

Il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei carabinieri di Barletta-Andria-Trani, ha descritto il gruppo come “spregiudicato e senza scrupoli”, motivato unicamente dal guadagno finanziario. “Erano pronti a tutto, anche a fingersi pescatori, pur di massimizzare i profitti,” ha dichiarato Galasso.

Il Traffico Illecito

Secondo le indagini, i contrabbandieri utilizzavano piccole imbarcazioni cariche di pesce per mascherare le sigarette e la droga, indicando la merce illecita con termini criptici come “cernia” o “orata”. La droga arrivava principalmente da Torino, mentre i tabacchi percorrevano la rotta balcanica. Il traffico generava quotidianamente tra i 5.000 e i 10.000 euro di ricavi.

Sequestri e Tentativi di Rapina

Durante le indagini, concluse lo scorso febbraio, sono state sequestrate oltre una tonnellata di sigarette di contrabbando, per un valore superiore ai tre milioni di euro. In un episodio che evidenzia la sfrontatezza del gruppo, gli indagati tentarono di recuperare la merce sequestrata con una rapina a mano armata.

Il tenente Alessandro Rundo ha sottolineato come alcuni membri del gruppo, nonostante la detenzione, riuscissero a dirigere le operazioni dall’interno delle celle, dimostrando la centralità del traffico criminale rispetto all’attività ittica di Bisceglie. “La Marineria della città non è coinvolta nell’inchiesta,” ha ribadito Galasso, rassicurando la comunità locale.

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