Inchiesta “Giù le mani”: revocati gli arresti domiciliari ad Angelo Salvemini, Michele Romito e Raffaele Fatone
Il 25 giugno 2024, è stata annunciata la revoca degli arresti domiciliari per Angelo Salvemini, Michele Romito e Raffaele Fatone, tre degli indagati nell’inchiesta “Giù le mani” condotta a Manfredonia. La decisione giunge poche ore dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Contestualmente, per un altro indagato, Michele Fatone detto “Racastill”, padre di Raffaele, la misura cautelare è stata modificata dal carcere ai domiciliari.
Le indagini, avviate nel febbraio 2022 dalla Guardia di Finanza, si sono sviluppate su tre principali filoni:
- Intimidazioni e Peculato: Riguardano presunte intimidazioni da parte di Michele e Raffaele Fatone, dipendenti della società municipalizzata Ase, ai danni dei colleghi e ipotesi di peculato di beni aziendali.
- Interdittiva Antimafia: Riguardano l’aggiramento di un’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Foggia per l’esercizio di attività di onoranze funebri.
- Pressioni sull’Apparato Comunale: Riguardano pressioni esercitate per evitare lo smontaggio del ristorante “Guarda che luna” sul litorale manfredoniano.
Tra i nuovi indagati figurano anche l’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, e suo fratello Michele detto “Lino”. I due sono accusati di corruzione elettorale: avrebbero chiesto voti alla famiglia Romito in cambio della non interferenza nella permanenza del ristorante “Guarda che luna”, poi comunque smontato. Per i fratelli Rotice, la contestazione esatta è “concorso nel reato di corruzione elettorale”.
Altri Sviluppi
Un altro nuovo indagato è Rocco Spagnuolo, dipendente Ase. Secondo gli inquirenti, insieme a Michele Fatone, si sarebbe appropriato di olio per motori destinato all’azienda. Spagnuolo avrebbe consegnato a Fatone quanto richiesto sotto costrizione.
Lista Completa degli Indagati
La lista degli indagati include anche l’ex segretaria comunale Giuliana Galantino, Grazia Romito (sorella di Michele) e Luigi Rotolo. Dopo l’esecuzione delle misure cautelari personali, il Tribunale del Riesame ha modificato i provvedimenti restrittivi per alcuni indagati e riqualificato alcuni reati contestati.
Accuse e Prospettive
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di peculato, concussione, corruzione, falso in certificati o autorizzazioni amministrative, estorsione, minaccia, atti persecutori, lesioni personali aggravate e violenza privata. È importante sottolineare che, secondo il principio di presunzione di innocenza, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a un’eventuale sentenza di condanna definitiva.
Questi ultimi sviluppi segnano un punto cruciale nell’inchiesta “Giù le mani”, che ha messo in luce un complesso intreccio di presunti reati e abusi di potere all’interno della comunità di Manfredonia. Le autorità giudiziarie continueranno a lavorare per fare piena luce su tutte le responsabilità coinvolte.