Auto del Capo Settore Autoparco-Officina di Amiu Puglia Data alle Fiamme: Perché questo atto cosa vuole significare


Questa mattina, 5 giugno, in Corso del Mezzogiorno, è stata incendiata l’auto del capo settore autoparco-officina di Amiu Puglia, parcheggiata in un’area adiacente alla sede dell’azienda che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città. La Citroen C3 Picasso bianca è stata completamente avvolta dalle fiamme e distrutta in pochi minuti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare l’incendio. Le autorità hanno avviato le indagini per identificare i responsabili di questo atto doloso.

Nonostante la gravità dell’accaduto, la politica locale non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Anche Amiu Puglia, a eccezione di un breve comunicato di condanna, non ha fornito ulteriori dettagli. Questo silenzio suscita interrogativi su possibili tentativi di nascondere l’incidente o di minimizzare la sua portata.

Amiu Puglia ha condannato fermamente l’episodio, esprimendo la propria solidarietà a Pio Mancini, il funzionario colpito, riconosciuto per il suo grande senso di responsabilità e il suo impegno nell’efficientamento dell’autoparco aziendale. L’azienda ha ribadito che continuerà a operare nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza, confidando nell’efficace operato delle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto.

Questo non è un caso isolato. Un episodio simile si era verificato nel febbraio 2023, quando l’auto di Nicoletta Crincoli, caposervizio del personale dell’unità operativa di Amiu Puglia, era stata completamente distrutta da un incendio. Inoltre, il 6 aprile scorso, un dipendente dell’azienda era stato vittima di una rapina con furto di un mezzo aziendale mentre era al lavoro nei pressi dei portici della Stazione.

Questi eventi suscitano preoccupazione e mettono in luce una serie di atti intimidatori nei confronti del personale di Amiu Puglia, richiedendo una risposta decisa da parte delle autorità per garantire la sicurezza e l’integrità dei dipendenti dell’azienda. Tuttavia, il silenzio delle istituzioni e dell’azienda stessa solleva interrogativi sulla reale volontà di affrontare e risolvere questi problemi. Perché questa omertà?

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