La Questura di Foggia “manda in pensione” il Commissario Antonio D’Amore dopo 38 anni di carriera
La Questura di Foggia ha celebrato nella sala riunioni il pensionamento del Commissario Antonio D’Amore, figura di spicco e di grande esperienza all’interno della Polizia di Stato, dopo 38 anni di servizio dedicato e impeccabile. La carriera di D’Amore è stata caratterizzata da momenti cruciali e operazioni di rilievo nazionale, come il maxi processo di Palermo e la ricerca di Cesare Casella, figlio di un imprenditore rapito nel gennaio del 1988.
Spieghiamo la varietà di Antonio D’Amore, ha iniziato il suo percorso in Polizia l’8 settembre 1986, partecipando al corso di formazione a Senigallia. Dopo aver completato il corso, è stato assegnato al Reparto Mobile di Torino, dove ha svolto diversi servizi di ordine pubblico, tra cui la gestione della sicurezza negli stadi, durante gli scioperi e nelle manifestazioni operaie. In questo contesto, D’Amore ha avuto l’opportunità di partecipare al maxi processo di Palermo, uno dei più importanti e significativi processi contro la mafia siciliana, e di essere coinvolto nelle operazioni di ricerca legate al rapimento di Cesare Casella.
Inoltre nell’agosto del 1989, D’Amore è stato trasferito alla Polizia Postale di Foggia, dove ha continuato a svolgere la sua professione servendo con professionalità e dedizione, espletando servizi di scorta ai valori postali. La sua carriera ha preso una svolta significativa a dicembre del 1993, quando ha vinto il concorso da sovrintendente. Dopo aver completato il corso di formazione a Pescara, è stato assegnato alle volanti della Questura di Foggia, dove ha alternato turni di pattugliamento e servizio presso l’ufficio denunce.
La lunga carriera di Antonio D’Amore testimonia il suo impegno e la sua dedizione alla sicurezza e al benessere della comunità. I colleghi della Questura di Foggia ricordano con affetto e stima il suo contributo, sottolineando l’importanza del suo lavoro sia nelle operazioni di grande portata che nei servizi quotidiani di vigilanza e supporto ai cittadini.
Con il suo pensionamento, la Polizia di Stato perde una delle sue figure più esperte e rispettate. Tuttavia, l’eredità lasciata da D’Amore continuerà a ispirare le nuove generazioni di poliziotti, che seguiranno il suo esempio di professionalità e dedizione.
La comunità di Foggia e la Polizia di Stato salutano con gratitudine e affetto il Commissario Antonio D’Amore, augurandogli un meritato riposo e tutte le migliori fortune per il futuro.