Sentenza della Corte d’Appello di Bari: Condanne per i Componenti della Batteria Sinesi-Francavilla


I giudici della prima sezione della Corte d’Appello di Bari hanno emesso le sentenze nel procedimento contro tre esponenti della batteria Sinesi-Francavilla. Francesco Pesante, Alessandro Aprile e Antonio Salvatore sono stati condannati per i fatti avvenuti il 5 settembre 2016. La vicenda riguarda un episodio di tentata estorsione e lesioni, culminato in un violento attacco contro Vincenzo D’Angelo e la sua famiglia.

Le Condanne
Il 36enne Francesco Pesante è stato condannato a otto anni e nove mesi di reclusione. Alessandro Aprile, di 40 anni, e Antonio Salvatore, di 33 anni, hanno ricevuto ciascuno una condanna a quattro anni e due mesi. Le accuse includono concorso in tentata estorsione e lesioni.

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Il 5 settembre 2016, i tre imputati si sono recati nell’abitazione del titolare di un autoparco sulla Statale 16, pretendendo il pagamento di 80mila euro per un credito inesistente. Dopo un incontro teso, durante il quale minacciarono di morte Vincenzo D’Angelo mimando il gesto con le mani, i malviventi passarono rapidamente alle vie di fatto.

La reazione decisa
Meno di un’ora dopo, Pesante, Aprile, Salvatore e un quarto complice sono entrati nell’autoparco, aggredendo D’Angelo con calci e pugni davanti alla moglie e ai figli. Anche lo zio del titolare, coinvolto nel pestaggio, riuscì a sfuggire ai malviventi e a rifugiarsi in casa. Gli aggressori, in risposta, esplosero numerosi colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione, uccidendo anche il cane da guardia dell’autoparco.

Prove e Arresti
Le immagini del sistema di videosorveglianza si sono rivelate fondamentali per le indagini. Sul posto furono recuperati tre bossoli calibro 7,65 e un proiettile calibro 22. Il 7 ottobre 2016, la squadra mobile arrestò cinque individui coinvolti nel raid, tra cui Rodolfo Bruno, noto esponente del clan Moretti-Pellegrino, ucciso nel novembre 2018. Due dei cinque imputati furono assolti dal Gup nell’ottobre 2018.

Cattura di Francesco Pesante
Francesco Pesante, accusato di tentato omicidio, tentata estorsione e porto illegale di armi comuni e da sparo, fu rintracciato e catturato nel novembre 2016 in un appartamento di via Lucera. La sua cattura avvenne grazie a una serie di attività tecniche avviate nei confronti di familiari e sodali all’indomani della sua latitanza.


Le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Bari rappresentano un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione. Questo caso sottolinea l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’efficacia delle tecnologie di videosorveglianza nel perseguire la giustizia. La comunità attende ora che queste sentenze contribuiscano a ristabilire la sicurezza e la tranquillità nel territorio

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