NEWS-Settembre è la Nuova Deadline per i Tre Ispettori a Bari

Settembre è la nuova scadenza per i tre ispettori incaricati di indagare sulle ipotesi di infiltrazioni mafiose nei gangli del Comune di Bari. Dal 25 marzo scorso, l’ex prefetto Claudio Sammartino, il viceprefetto Antonio Giannelli e il capitano della Guardia di Finanza Giuseppe Pio Stola sono al lavoro negli uffici della Prefettura di Bari per rispondere ai “dubbi” del Ministero dell’Interno.

Nominati a marzo dal ministro Piantedosi, i tre ispettori non riusciranno a completare l’incarico entro il 25 giugno, come inizialmente previsto. La quantità di documentazione da esaminare è infatti talmente elevata che richiederà una proroga fino a fine settembre. Questa richiesta di proroga sarà presentata a breve e dovrà essere approvata dal Ministero dell’Interno, con il parere della Prefettura competente.

La commissione è stata costituita su richiesta del centrodestra, a seguito dello scandalo scoppiato con l’inchiesta “Codice Interno”, che aveva coinvolto l’amministrazione comunale e l’Amtab. Insediatisi il 25 marzo, i commissari hanno esaminato tutti gli atti relativi all’inchiesta, con l’obiettivo di far luce su eventuali legami tra mafia e politica baresi. Questa decisione ha suscitato indignazione nel sindaco Antonio Decaro e nell’intera città. Decaro ha espresso il suo dissenso in una conferenza stampa, manifestando la sua ferma posizione contro l’arrivo degli ispettori.

Negli ultimi due mesi, i tre commissari hanno analizzato appalti, contratti e servizi, con particolare attenzione alla situazione dell’Amtab, dove si sospetta che numerose assunzioni abbiano coinvolto pregiudicati affiliati ai clan Parisi-Palermiti, creando una condizione di assoggettamento ai desiderata del clan. Hanno anche chiesto e ottenuto dalla DDA di Bari copia dell’ordinanza cautelare e di tutti gli atti giudiziari non coperti da segreto istruttorio.

A un mese dalla scadenza iniziale, è chiaro che sarà necessario più tempo per esaminare tutta la documentazione. Nei giorni scorsi, la Procura Antimafia di Bari ha chiesto e ottenuto dal tribunale il giudizio immediato per 105 degli oltre 130 indagati nell’inchiesta “Codice Interno”, tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e sua moglie Mari Lorusso.

Se la proroga sarà concessa, i tre ispettori avranno tempo fino a settembre per completare il loro lavoro. Da quel momento scatterà il termine di 45 giorni entro il quale il prefetto di Bari, Francesco Russo, dovrà inviare al Ministero dell’Interno una relazione conclusiva, indicando anche eventuali legami tra mafia e politica, se accertati.

In base alla relazione, il Viminale potrebbe proporre lo scioglimento del Comune, che nel frattempo sarà stato rinnovato con le elezioni comunali di giugno.

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