Bari:Operazione Codice Interno Azienda Trasporti sotto Accusa
Massimo Parisi e Tommaso Lovreglio, stretti parenti e, nel caso di Lovreglio, anche nipote acquisito del capoclan Savino Parisi, hanno portato l’Azienda dei Trasporti di Bari (Amtab) davanti al Tribunale di prevenzione. I due dipendenti sono accusati di aver favorito l’assunzione di individui legati alla criminalità organizzata.
L’udienza prevista per mercoledì potrebbe subire un rinvio, ma nel frattempo l’Amtab sta cercando di dimostrare di aver agito tempestivamente per rimuovere le persone coinvolte nelle infiltrazioni criminali che hanno portato all’amministrazione giudiziaria dell’azienda il 26 febbraio.
Massimo Parisi e Tommaso Lovreglio, seppur incensurati, sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione ed intestazione fiduciaria di beni. Si ritiene che abbiano agito come testimoni di ponte del clan Parisi all’interno dell’azienda, costringendo il consiglio di amministrazione ad assumere parenti e affiliati del clan.
L’Amtab, tramite il suo legale Elio Vulpis, ha mosso le stesse accuse contro i due dipendenti, che erano già stati sospesi dall’azienda dopo il loro arresto. Nell’operazione di febbraio, altri due dipendenti dell’Amtab sono stati arrestati per reati estranei all’ambito aziendale, ma l’azienda sta valutando anche il loro licenziamento.
Il licenziamento di Parisi e Lovreglio è solo una delle misure adottate dall’Amtab per ripulire l’azienda dalle infiltrazioni mafiose. L’amministratore giudiziario, l’avvocato Luca D’Amore, nominato dal Tribunale, è stato cooptato nel consiglio di amministrazione per guidare l’azienda in questo difficile momento.