Foggia:Superamento dei ghetti, la difficile realtà di Borgo Mezzanone,vengono finanziati progetti ma non vengono utilizzati
Nella provincia di Foggia, la lotta contro i ghetti e la marginalizzazione delle comunità migranti è diventata una priorità, soprattutto alla luce degli sforzi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha stanziato fondi considerevoli per affrontare questa problematica. Tuttavia, nonostante gli investimenti, la realtà dei ghetti, come Borgo Mezzanone, rimane complessa e intricata.Borgo Mezzanone è uno degli undici insediamenti in cui vivono migliaia di migranti, provenienti principalmente da Senegal, Gambia, Nigeria, Marocco, Pakistan e Afghanistan. Questi individui si trovano spesso in situazioni precarie, con documenti scaduti o non ottenuti, e trovano rifugio in queste aree che offrono una qualche forma di welfare e supporto comunitario, nonostante le condizioni di vita difficili.
Nell’inchiesta effettuata da Mediaset condotta da Mario Giordano conduttore della trasmissione “Fuori dal Coro”. Come evidenziato le abitazioni a Borgo Mezzanone sono costruite con materiali di riciclo e vecchie strutture militari, in un paesaggio caratterizzato da strade dissestate e difficilmente accessibili. Nonostante la vicinanza del paese di Borgo Mezzanone, la piazza più vicina, i ghetti rimangono isolati e ghettizzati, con una presenza di servizi pubblici limitata.
La situazione ricorda altri campi informali in Europa, come Moria a Lesbo, Velika Kladuša in Bosnia ed Erzegovina, e Kikinda nel Nord della Serbia. Anche se esistono strutture di accoglienza ufficiali come il Centro d’accoglienza per richiedenti asilo (Cara), la ghettizzazione e l’isolamento restano problemi irrisolti.
Nonostante gli sforzi delle autorità locali e regionali, il superamento dei ghetti rimane una sfida complessa, che richiede un impegno continuo e coordinato da parte di tutte le parti interessate. Solo con un approccio integrato e una maggiore consapevolezza della situazione, sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica e garantire un futuro migliore per le comunità migranti vulnerabili.Ieri sera Mario Giordano ha evidenziato che sono stati stanziati ben 100mila euro di cui circa 28milioni di euro al Comune di San Severo. Questo fa capire che i soldi sono stati stanziati ma non sono stati spesi perché il Commissario per l’emergenza all’immigrazione non è ancora operativo,lo sarà nei prossimi giorni.