Foggia:”Le dichiarazioni di Antonio La Scala, un’analisi sulla sanità e la gestione regionale”
Le recenti dichiarazioni di Antonio La Scala, ex finanziere e avvocato capo del NIRS (Nucleo Investigativo Regionale della Sanità), rilasciate all’Immediato ,hanno scosso il panorama politico e sanitario della regione.
La Scala ha rivelato che il Presidente della Regione, Emiliano, era ansioso di liberarsi di lui nonostante il suo ruolo chiave nell’indagine sulla sanità regionale.
Secondo La Scala, il suo lavoro si era concentrato principalmente sull’identificazione di irregolarità e frodi all’interno del sistema sanitario regionale, producendo un notevole materiale investigativo che ha portato alla luce molte criticità, soprattutto nel settore della sanità.
Uno degli esempi citati riguarda la scoperta di circa 400 individui che hanno truffato il sistema durante la pandemia di COVID-19, sfruttando indebitamente le risorse messe a disposizione per far fronte all’emergenza sanitaria. Inoltre, La Scala ha evidenziato il caso delle Sanitaservice, un’azienda che avrebbe evaso circa 21 milioni di euro di IVA, mettendo in luce il problema della frode fiscale nel settore sanitario.
La Scala ha inoltre sottolineato le gravi criticità presenti nel sistema sanitario di Foggia e provincia, con problemi evidenti sia nell’ Ospedale Riuniti che nell’ASL locale. Queste criticità includono la mancanza di attrezzature e personale, tempi di attesa prolungati e scarsa qualità dell’assistenza sanitaria complessiva.
Le sue dichiarazioni sollevano importanti interrogativi sulla gestione della sanità regionale e sulla trasparenza delle istituzioni pubbliche. È fondamentale che il materiale raccolto sia utilizzato per la risoluzione dei problemi. Per verificare le affermazioni di La Scala e per individuare eventuali responsabilità nell’ambito della gestione sanitaria regionale.
Inoltre, è essenziale che vengano adottate misure immediate per affrontare i problemi evidenziati e migliorare la qualità e l’efficienza del sistema sanitario regionale. Solo attraverso un impegno concreto e una maggiore responsabilità da parte delle autorità competenti sarà possibile garantire un’assistenza sanitaria equa e di qualità per tutti i cittadini della regione.Ma questo non avverrà perché il dott’La Scala è stato fatto fuori dalla Regione e non è più il responsabile del Nirs.