FOGGIA:LA VICENDA INFINITA O NON FINITA DELLA INCOMPATIBILITÀ DELLA EPISCOPO.MA DA COSA?
Come è noto, il 5 marzo scorso si è celebrata davanti al Tribunale di Foggia l’udienza sulla questione della incompatibilità della Episcopo a Sindaca del Comune di Foggia sul ricorso presentato dal consigliere comunale Mainiero.
Un ricorso anomalo.
Se viene accolto, decade il consiglio comunale e Mainiero perde anche lui la carica e gli emolumenti ad essa legati, oggi cospicui.
La sua legittimazione a fare ricorso la deve al legislatore, che la riconosce a tutti i cittadini elettori iscritti nelle liste elettorali nel territorio di competenza.
Ma era proprio necessario sollevare questo polverone con il rischio di riportare il Comune di Foggia a nuove elezioni?
Mainiero ne fa una battaglia di legalità, nell’interesse della città e sposta l’attenzione sui comportamenti della Sindaca che hanno portato alla presunta rimozione della incompatibilità con il pensionamento anticipato da dirigente scolastico a decorrere dal 1.1.2024.
Su questo andrà fatta una riflessione dal Tribunale, che si è riservato per la decisione sulla richiesta del PM di rigetto del ricorso, in verità non motivata sul piano giuridico, quasi un mero atto di presenza o di assenza di una parte obbligatoria di questo processo speciale elettorale davanti al giudice ordinario, ma che è sostanzialmente inutile ai fini della decisione.
Il Tribunale ha stralciato la difesa dei legali di Mainiero presentata in replica della memoria di costituzione della Episcopo e sicuramente questo non è un segnale favorevole per il ricorrente ma neanche per l’approfondimento processuale dei giudici sulla complessa materia, che forse avrebbe meritato un breve rinvio alla difesa della Episcopo per controdedurre e anche al PM per prendere una posizione meno asfittica.
Anche perché la Sindaca afferma e documenta di essersi dimessa con decorrenza dal 1.1.2024 dal contratto a tempo indeterminato di dirigente scolastico per pensionamento anticipato opzione donna, prendendo la relativa pensione dall’INPS unitamente alle indennità della funzione.
Una tale situazione di favore economico potrebbe non essere, secondo Mainiero, conforme alla legge, perché la domanda di pensione del personale della scuola viene presentata entro il 28 febbraio dell’anno scolastico in corso, cioè con preavviso di almeno sei mesi e decorre dal 1 settembre dell’anno scolastico successivo a quello in cui è stata presentata. E poi, sostiene sempre Mainiero, la pensione anticipata di anzianità, a differenza di quella di vecchiaia, non è compatibile con la percezione delle indennità da sindaca, considerate dalla legge come redditi di lavoro che non devono superare € 5.000 ogni anno.
In caso di superamento di questo limite reddituale, la legge prevede la sospensione della pensione anticipata fino al raggiungimento del requisito della pensione di vecchiaia, che per la Episcopo è molto al di là dal venire.
E poi, sempre secondo Mainiero, mancano agli atti del processo sia la domanda di dimissioni dall’incarico dirigenziale a termine come Provveditore di Foggia sia la sua accettazione da parte dell’Amministrazione centrale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Insomma, una questione molto complessa e particolare in cui Mainiero chiede lumi sull’esistenza di presunti percorsi privilegiati in favore della Episcopo di tutti gli Enti preposti a trattare la questione della sua incompatibilità sin dall’esperienza come Vice Sindaco e Assessore alla cultura della Giunta Mongelli: ANAC, INPS, Ministero dell’Istruzione.
Forse il rispetto del contraddittorio tra le parti e una maggiore presenza partecipata del PM in udienza avrebbero già risolto questi dubbi davanti al Tribunale senza dover attendere gli esiti del giudizio di appello.
In fondo la legalità dell’azione amministrativa è il cardine della democrazia e della corretta gestione della cosa pubblica soprattutto da parte degli enti territoriali come il Comune di Foggia, martoriato da un lungo commissariamento, diventato inspiegabile e ingiustificabile alla luce dei fatti che emergono a Bari.