FOGGIA: La povertà educativa, da un progetto di Anna Paola Giuliani un finanziamento per il capoluogo Dauno
«Non tutto quel che viene dal recente passato amministrativo è da cestinare o peggio da criminalizzare» – è il commento di Anna Paola Giuliani, ex Assessore alla Cultura del Comune di Foggia e Concetta Soragnese, ex Consigliera comunale, non appena è risultato ufficiale che il Comune di Foggia ha ottenuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri di oltre 270mila euro per un progetto presentato dall’amministrazione comunale nel 2021, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali educative delle persone minorenni.
Il progetto dal titolo di “C’era una nota a Foggia” era stato redatto proprio dall’assessorato alla Cultura diretto da Anna Paola Giuliani, con l’ausilio della consigliera Concetta Soragnese, esperta di progettazione europea, e della consulenza artistica e culturale della maestra d’orchestra Gianna Fratta.
Protagonisti 300 giovani destinatari, che verranno coinvolti attivamente in un percorso a 360°, impostato secondo la modalità deweyana del learning by doing. Attraverso laboratori, flash mob, officine creative, incontri, i destinatari si confronteranno con i vari linguaggi dell’arte e del sapere, secondo un modello di educazione multidisciplinare, sperimentale e interattiva, non suddivisa in compartimenti stagni. Le attività spaziano dall’educazione alla lettura al canto, alla recitazione, alla costruzione di burattini, ai giochi psicomotori, alla realizzazione di performance per la gestione delle emozioni.
“Quell’assessorato, che tanto ha operato nelle strade, nei contenitori e per gli operatori culturali, aveva in animo di creare una rete territoriale per presentare progetti ed idee, una equipe efficiente per valorizzare la nostra terra.” – spiegano la consigliera e vicepresidente del Consiglio Concetta Soragnese e l’allora Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani.
Un progetto trasversale, che partendo dalla musica come aggregatore sociale è capace di abbattere le barriere e vincere le diversità, e segna un grande goal a favore dell’inclusione educativa.
Questo progetto può essere da esempio anche per altri comuni, come San Severo, dove le progettualità sono carenti e dove la povertà educativa impera.
Come si sta preparando la strada alla futura amministrazione sui temi della povertà educativa, dove il coordinamento tra amministrazione e uscente ed amministrazione entrante è essenziale?