Europa:Il secondo mandato di Von der Leyen come presidente della Commissione dovrebbe mantenere l’UE in mani stabili
Su una parete c’è una grande foto della firma del Trattato di Roma nel 1957, sull’altra parete ci sono le foto di suo padre Ernst Albrecht quando ricopriva una carica importante alla Commissione Europea, e dei suoi figli e nipoti. C’è anche una foto del suo vecchio pony Dolly, che è stato morso a morte da un lupo nel settembre 2022.
Ci sono ottime probabilità che alla fine di ottobre Ursula von derLeyen, 65 anni, possa lasciare tutto nel suo ampio ufficio al 13° piano del palazzo Berlaymont e che continui a vivere nella piazza 25. appartamento di un metro per altri cinque anni che aveva arredato lì.
La tedesca ha annunciato lunedì in una riunione del suo partito CDU a Berlino che vorrebbe candidarsi per un secondo mandato quinquennale a nome del Partito popolare europeo (PPE). L’unzione ufficiale avverrà poi il 6 e 7 marzo a Bucarest al congresso del PPE, dove sarà nominata candidata di punta.
“Leadership senza precedenti”
È solo con il francese Jacques Delors, recentemente scomparso, che un presidente della Commissione è stato così influente e decisivo. In tempi di coronavirus, Von der Leyen ha organizzato un rapido acquisto congiunto di vaccini insieme al commissario europeo francese Thierry Breton, dopo di che ha istituito un fondo di recupero del valore di 750 miliardi di euro per attenuare le conseguenze economiche. Con la sua politica di sanzioni, ha anche dato il tono alla risposta europea all’aggressione russa contro l’Ucraina. Nonostante questi due grandi eventi, è riuscita a far approvare importanti atti legislativi sul Green Deal dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE. E con il suo inglese fluente è diventata il volto dell’UE: ha effettuato 230 viaggi ufficiali in più di sessanta paesi. “Ha dimostrato una leadership senza precedenti in tempi senza precedenti”, ha affermato la commissaria europea liberale danese Margrethe Vestager in un’intervista a de Volkskrant .
Nessuno sfidante
Ciò spiega perché non esiste un avversario serio per Von derLeyen. I socialdemocratici propongono come candidato principale il commissario europeo lussemburghese agli affari sociali Nicolas Schmit, il che viene visto soprattutto come un segno di anemia. Perdono nei sondaggi i liberali e i verdi europei. Von derLeyen non farà una campagna intensa e non intende nemmeno comparire in una lista.