Apricena(FG): Basta uccidere cani è una ingiustizia “bisogna prendere provvedimenti”
Dopo l’uccisione di alcuni cani per avvellenamemto in Apricena il comune chiede” massima collaborazione ai cittadini invitando chiunque abbia informazioni a denunciare” Il presidente del movimento Vittime di Ingiustizie Daniele Tucci, molto vicino agli animali, tanto da lottare da mesi per un pronto soccorso veterinario su Foggia sono più che costernati per quanto accaduto. Si augurano che ogni giorno che passa si possa capire l’importanza che un cane ha per la comunità e per il singolo cittadino. Il cittadino ha un grande dolore, disperazione, quando con questi gesti si uccide un animale. Chi per gioco o altro uccide questi animali che provocano grande gioia e danno amore e gioia alle tante persone, spesso anche malate che con il loro aiuto riescono ad avere un minimo di sollievo, uccide anche la persona.
Ogni giorno non è difficile,imbattersi in casi di cronaca in cui i diritti degli animali vengono brutalmente violati, causando rabbia e indignazione. L’Italia d’altronde è un paese abbastanza all’avanguardia e punta a tutelare la salute, il benessere e l’incolumità di questi esseri viventi. Ci sono pene severe per questi maltrattamenti.
Il codice penale italiano tutela gli animali, li tutela dai maltrattamenti, perpetrati in qualsiasi forma. L’art 544 ter c.p. recita : “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui sopra descritti, deriva la morte dell’animale”.
La legge specifica che l’uccisione di un animale si configura come un reato,come
anche il maltrattamento è considerato come un reato. Parliamo dunque di aggressioni fisiche, come bastonate, percosse di qualsiasi tipo o calci, sevizie e comportamenti crudeli che consistono ad esempio nella scelta di privare l’animale di cibo, farlo vivere in un ambiente angusto e sporco, sottoporlo a delle fatiche che non è in grado di sopportare.Se da questi maltrattamenti deriva la morte dell’animale la pena aumenterà della metà.
Esistono poi altri comportamenti che sono considerati reato. Per esempio la promozione e l’organizzazione di manifestazioni e spettacoli che causano sofferenze e sevizie negli animali. Rientrano in questa categoria di reati anche le scommesse clandestine, l’organizzazione di combattimenti che possono mettere a rischio l’integrità fisica degli animali.
Di fronte alla sofferenza e al maltrattamento di animali abbiamo tutti il dovere morale di agire.