Borgo Mezzanone (fg): Ennesimo incendio-I sindacati si rivolgono al Prefetto Valiante “accellerate i tempi per i 400 moduli abitativi”
I sindacati si rivolgono al Prefetto Valiante“accellerate i tempi per i 400 moduli abitativi”
“Cambiamo le stagioni ma i rischi sono sempre gli stessi l’incolumità dei lavoratori non viene considerata negli insediamenti informali”.
Ennesimo incendio,nelle prime ore di questa mattina che ha distrutto alcune baracche utilizzate come alloggi nell’area di Borgo Mezzanone. Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che il luogo dove è accaduto l’incendio è un insediamento dove quasi 1600 persone alloggiano, tutti ex comunitari . La cosa bella che non ci sono feriti. Gli inquirenti,la squadra investigativa dei Vigili del Fuoco,in base ai primi dati raccolti hanno ricostruito che,alcuni migranti stavano cercando di riscaldarsi con mezzi di fortuna da cui si sarebbero sprigionate le fiamme.
Immediatamente i sindacati Flai e Cgil Foggia, Maurizio Carmenoe Giovanni Tarantella hanno dichiarato.- “Cambiano le stagioni ma i rischi che minacciano l’incolumità dei lavoratori degli insediamenti informali sull’ex pista di Borgo Mezzanone sono sempre gli stessi. Se d’estate è il caldo che mette a repentaglio salute e salubrità di quei luoghi, con l’arrivo dell’autunno e delle prime temperature basse, si sommano i disagi e i pericoli legati all’uso di bracieri che sprigionano anidride carbonica e possono causare incendi, come purtroppo già accaduto in passato. Solo il pronto intervento della postazione fissa dei Vigili del fuoco ha limitato i danni e il propagarsi delle fiamme ad altre strutture, esposte a causa del largo ricorso a legno e plastica per realizzare ripari e coperture di fortuna”.
I sindacati richiamiamo ancora una volta la grande attenzione che il Prefetto di Foggia sta da tempo dedicando all’insediamento di Borgo Mezzanone, affinché tutte le istituzioni coinvolte accelerino sull’ulteriore posizionamento di 400 moduli abitativi o case mobili che potrebbero permettere a un migliaio di migranti di abbandonare le baracche e poter avere un riparo almeno più sicuro. Fermo restando che deve proseguire l’impegno per il miglior utilizzo dei 54 milioni riveniente dal Pnrr per il superamento del più grande “ghetto” presente in Italia.