Frodi su fondi Covid ed Ecobonus, arrestato il figlio del boss Giuseppe Morabito,Foggia coinvolta con esponenti di spessore
Nelle prime ore di questa mattina sono in corso perquisizioni a Foggia nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Milano che ha portato all’arresto di 18 persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e numerosi reati economico-finanziari, tra cui anche frodi sui contributi Covid e sull’Ecobonus, con l’obiettivo di agevolare le attività della ‘ndrangheta e in particolare della cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti.
Oltre che nel capoluogo dauno, le perquisizioni, eseguite da Carabinieri, Polizia penitenziaria e Guardia di finanza, sono in corso nelle province di Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese, Novara, Alessandria e Messina e Foggia.
L’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali riguarda diciotto persone: sette in carcere, quattro agli arresti domiciliari, tre con obbligo di dimora e quattro con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini sono state eseguite dai Carabinieri del Comando provinciale di Monza con il supporto del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria e il supporto della Gdf.
I reati ipotizzati, tutti avvenuti in contesti ritenuti vicini alla cosca lombarda, vanno dal traffico di sostanze stupefacenti alla creazione di società “cartiere” inesistenti, all’emissione di false fatture e polizze fideiussorie, allo sfruttamento di crediti d’imposta indebiti.
Per la droga, una delle basi logistiche era a PadernoDugnano, nel Milanese.
Nel corso della lunga indagine «è stato possibile arrestare in flagranza un “corriere” e sottoporre a sequestro 5 chilogrammi di eroina, inizialmente destinata al mercato calabrese», scrive la Dia in una nota. Sarebbero state, inoltre, documentate innumerevoli compravendite di stupefacente, per un totale di 50 kg di eroina, 150 kg marijuana e circa 50 kg di hashish, provenienti anche dalla Spagna, dall’Austria e dall’Albania ed è stata verificata l’apertura di un canale di vendita di cocaina proveniente dal Perù e dal Brasile e destinata ai membri di una nota famiglia di ‘ndrangheta.
C’è anche il medico Giovanni Morabito, figlio dello storico boss di ‘Ndrangheta Giuseppe, tra gli arrestati dell’operazione della Dia scattata questa mattina in Lombardia e in altre regioni, che ha portato ad arresti e perquisizioni nell’ambito di una variegata attività illecita promossa da personaggi ritenuti vicini alla cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti e che vede un ampio numero di indagati in stato di libertà (68) tra i quali molti cosiddetti ‘colletti bianchi’.
Le perquisizioni sono scattate “nelle provincie di Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese, Novara, Alessandria, Messina e Foggia – si legge in una nota della Dia – e riguardano abitazioni ed aziende risultate nella disponibilità dei soggetti coinvolti, anche con il supporto di unità cinofile anti-valuta della Guardia di Finanza”.