Hamas non è Palestina
Sergio Pizzolante
Chi dice “Palestina libera” adesso, dopo la carneficina di Hamas in Israele, sta manifestando per l’Iran!
Per l’Iran che non conosce cosa sia la libertà.
Sta manifesto contro le donne che non possono mostrare i capelli.
Che vengono uccise se mostrano se stesse.
Se vogliono essere se stesse.
Ci sono video dove si vedono i capi di Hamas che festeggiano con i capi dell’Iran.
Non avete testa e cuore per capire?
Usate almeno gli occhi per vedere.
Cosa è successo? Che succede davvero.
Hamas se ne fotte della causa palestinese.
Hamas usa i palestinesi per gli interessi iraniani e per alimentare l’odio islamico verso gli ebrei.
Per ottemperare agli obiettivi dichiarati nel suo statuto: cancellare Israele.
Le prove? Eccole.
Le stragi nei Kibbutz.
I Kibbutz sono luoghi di uguaglianza, di pace, di condivisione, di integrazione, fra classi sociali e etnie e popoli, fra israeliani e palestinesi. E non solo.
I bambini che hanno sgozzato sono figli di questi padri. Gli ostaggi sono mamme, figli, sorelle, di questi padri. Non di Netanyahu.
Eppure li hanno sgozzati. E lo hanno fatto proprio per questo. Per quello che sono. Per quello che rappresentano: il dialogo.
Il grande paradosso?
Manifestano per Hamas nel mondo, vogliono il dialogo con Hamas nel mondo, nelle piazze, nelle università, proprio coloro che in teoria, in teoria, sono, sarebbero, più vicini ai Kibbutz.
Vogliono dialogare con chi spara in faccia al dialogo.
Le stragi a Gaza.
Hamas sapeva benissimo che Israele non poteva, non può, non reagire. Hamas vuole la reazione più violenta possibile. Vogliono la mattanza a Gaza come simbolo della lotta epocale contro Israele e gli ebrei. Hamas sa bene che il modo migliore per far dimenticare i bambini israeliani sgozzati è far vedere i bambini che muoiono a Gaza per la reazione israeliana. E quindi che fa? Impedisce alle famiglie e ai bambini di uscire da Gaza, blocca le strade vuole il sangue, vuole far vedere i morti, li vuole morti, fra un brindisi e l’altro con il ministro degli esteri iraniano.
Vuole i palestinesi morti, non liberi.
E lo fa al grido di “Palestina libera” degli utili idioti nelle università e nelle piazze italiane, europee, americane.
Le mancate stragi in Libano.
Chi si aspettava anche l’attacco degli Hezbollah libanesi al nord è rimasto deluso.
Perché i fanatici Hezbollah sanno come stanno le cose. Conoscono il gioco orribile di Hamas.
Sono meno fanatici dei fanatici occidentali che manifestano per la “Palestina libera” nelle università, imbevuti dai cattivi maestri che sono passati dalle piazze del 68, le piazze della liberazione dai vecchi costumi, della rivoluzione delle minigonne e delle tette al vento, alle piazze utili agli oppressori col Burqa o con i veli iraniani.
Le mancate stragi in Cisgiordania.
Il grosso dei palestinesi è in Cisgiordania.
Sono quelli che hanno assaggiato per primi il sapore dei mitra di Hamas. Sono le prime vittime di Hamas.
Stanno manifestando per Hamas?
Stanno manifestando per la “Palestina libera’ adesso.
Siamo di nuovo all’Intifada?
No! No!
Loro sono consapevoli di cosa sia Hamas.
Più degli studenti di Harvard.
Molto di più.