La guerra in Israele sta facendo prendere decisioni restrittive ai governi.Italia e altri 8 Paesi Ue ripristinano controlli alle frontiere
Lo Stato italiano sospende il trattato di Schengen riattivando i controlli alla frontiera con la Slovenia per rischio terrorismo
Oramai le diverse guerre stanno facendo prendere decisioni a molti governi UE. Gli episodi terroristici accaduti in Francia e Belgio hanno fatto scattare l’allerta 4 la massima allerta. Pertanto in base alle dichirazioni di Diego
Parente, direttore centrale della polizia di prevenzione e presidente del Casa, Comitato di analisi strategica antiterrorismo, ha denunciato il “rischio di infiltrazioni di soggetti pericolosi per la sicurezza all’interno dei flussi migratori il Governo Meloni che ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere sospendendo di fatto il trattato di Schengen.
Questa decisione presa da tutto il Governo e notificata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, all’Ue con l’obiettivo di rendere più sicuri i confini.
Stop al trattato di Schengen
Il vicepremier Antonio Tajani cerca di rasserenaredichiarando ” in Italia non ci sono “rischi di attentati”. Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che questa decisione, presa dal Governo,è dopo gli ultimi attentati terroristici registrati in Francia e in Belgio.
Uno stop al trattato di Schengen, che prevede il libero passaggio all’interno dei Paesi dell’Ue che non è stato attuato soltanto dall’Italia, ma anche da Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia.
La sospensione, ha fatto sapere l’esecutivo, sarà attuata dal 21 ottobre per i prossimi 10 giorni. Ma non si esclude che poi possa essere esteso.
Il perché della sospensione
Spieghiamo per comprendere il motivo che ha portato allo stop del trattato basta leggere la comunicazione di Palazzo Chigi: “L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione”.
“Abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa” ha spiegato il vicepremier Tajani. Una mossa preventiva, ha sottolineato il ministro, perché “non possiamo abbassare la guardia, anzi la alziamo proprio per proteggere i siti, in particolare quelli frequentati da cittadini di religione ebraica, per impedire che ci siano azioni violente”.