Foggia-Fiera: Un Floop totale “stiamo in una masseria abbandonata”
Una fiera del genere non si era mai vista. La Fiera Provinciale dell’Agricoltura, Industria e Artigianato, poi trasformata in Ottobre Dauno con l’esposizione di attività commerciali di Foggia, ancora dopo manifestazione di attrezzatura complementare l’agricoltura con tante bancarelle come ci sono in Piazza Libanese ,mano mano ha sempre perso la sua funzione, dove così come da sempre conosciuta e vissuta negli anni passati dai cittadini di Foggia e provincia, una realtà di sensibilizzazione delle attività commerciali e artigiani. Adesso non esiste più,non c’è , è un fatto palese ed indiscutibile agli occhi di tutti e sarebbe davvero offensivo, nei confronti della cittadinanza, sostenere il contrario o cercare “giustificazioni” come ad esempio le condizioni meteo o la recessione economica o altre motivazioni per arrampicarsi sugli specchi.
Una fiera si caratterizza per la presenza degli stand dove la gente che vive in città possa andare a vederla nel sabato e domenica e distrarsi e acquistare qualcosa di utile.Invece siano andati in fiera per effettuare delle foto per fare un servizio che potesse stimolare e incoraggiare sia gli operatori commerciali che il cittadino a visitarla, ma ci siano resi conto del nulla di tutto ciò.
Si contavano non più di una ventina di bancarelle, pochissima gente e nessuna attrazione che potesse stimolare la visita del cittadino foggiano o della provincia,Inoltre, bisogna essere attenti a non confondere gli eventi proposti in questi giorni e che nulla hanno a che fare con quella che da sempre è stata la fiera per i cittadini di Foggia : nessuna presenza di operatore commerciale che stimolasse interesse su una fiera che negli anni addietro aveva dato numeri ottimi.Negli anni precedenti c’erano attività che offrivano servizi prodotti e stand con prodotti del nostro territorio.Non si è visto nulla di ciò che negli anni addietro c’è stato.Abbiano chiesto ad alcuni quanto pagate, ci hanno risposto” nulla, dovevamo pure pagare ma vi rendete conto che siamo in una masseria abbondata senza un minimo di servizio qui c’è la desolazione,non sappiamo se domani verremo ad aprire oppure verremo e ci porteremo la nostra roba e andremo via”.L’evento doveva essere un qualcosa da illustrare al cittadino i prodotti e servizi che il nostro territorio offre.Non abbiamo nemmeno servizi necessari per esporre”.Alcuni espositori ci hanno dichiarato “che è emersa la mancanza di punti luce negli stand non è stato distribuito un depliant della Fiera che tra l’altro poteva essere una vera propaganda politica,invece una delusione totale,ma sopratutto un fallimento per chi la gestisce dal fantomatico segretario generale che nulla fa”.
«Merita una riflessione anche come si è già detto, non si è mai vista una fiera senza un minimo di pubblicità dei servizi e prodotti che offre. Non si comprende quale sia stato il motivo per cui la direzione nella persona del segretario generale e del Presidente -commissario-della fiera abbiano voluto scindere la presenza di fior fior di operatori che hanno dato lustro alla fiera negli anni precedenti. Che l’amministrazione comunale,Amministrazione Provinciale,Regione e Camera di Commercio, proprietari azionisti della Fiera che danno in totale all’anno ben 3,500(tremilioni e cinquecento euro) con un costo del personale di 607.00 seicento settemila euro all’anno di personale, abbiano voluto cavalcare l’onda del nulla,si perché nulla è anzi un flop totale una delusione totale. Questa rimarrà una vera supposizione e anche se la risposta fosse positiva non cambierebbe il risultato della Fiera e che è stata un flop e di questo ci spiace, in primis, per i cittadini la cui aspettative sono state, ancora una volta, ampiamente disattese.La cosa che ci preoccupa è che nessun partito,nessuna coalizione all’infuori della lista civica di Angioia ne abbia parlato ed evidenziato la gestione fallimentare di questo ente,forse perché il segretario generale della Fiera è appartenente ad un partito di centro destra. Speriamo che chi vinca l’elezioni amministrative dia lustro alla Fiera di Foggia.