Foggia: Le diverse mafie pugliesi riescono ad infiltrarsi nelle amministrazioni comunali, facendo grossi affari riciclando molti soldi
Nella relazione semestrale della DIA Direzione Investigativa Antimafia si evince che la mafia pugliese è strutturata in tre organizzazioni: la mafia foggiana, la criminalità barese, la sacra corona unita.
Nel complesso il quadro complessivo è condizionato dalle varie piccole battaglie all’interno di ogni organizzazione.Questo blocca la loro determinazione . Inoltre, si aggiunge che nell’interno a queste organizzazioni si aggiunge che le nuove leve chiedono spazio,questo porta a una mancanza di stabilità perche invece di effettuare nuove alleanze,per riuscire ad acquisire maggiori territori e consolidare il proprio potere nel proprio territorio. Questa situazione non porta stabilita ma porta particolarmente vivacità dei diversi soggetti.
Dobbiamo pero rimarcare che tutti i settori sono controllati in maniera militare.La mafia foggiana ha una diffusa vocazione affaristica, secondo l’obiettivo della massimizzazione dei profitti e con una strategia di mimetizzazione all’interno dei gangli vitali della società civile, con gravi ripercussioni per l’economia legale e il regolare funzionamento delle istituzioni locali. Basta vedere quanti comuni sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa.
La criminalità barese è la “mafia degli affari”, perché utilizza avanzate strategie di investimento e da spiccate capacità di infiltrazione all’interno degli Enti locali,con la collaborazione di commercialisti politici e funzionari pubblici. Questo porta un condizionamento dei flussi economici,condizionando le scelte della politica e la l’attività decisionale della Pubblica Amministrazione.
Stessa cosa ormai la sta facendo anche la mafia del Salento e per la Sacra Corona Unita in generale, utilizzando mezzi che in maniera sistematica effettuano ricorso a pratiche di pressione definite estorsive, “metodo mafioso ambientale”.
Ritorniamo a Foggia, la provincia ,come dichiarato anche dal Procuratore Antimafia R.Rossi è considerata, quella che “manifesta le forme più efferate di violenza e di aggressività al fine di affermare il controllo del territorio. I delitti consumati nel primo semestre 2022 sembrerebbero sottendere equilibri criminali precari nei vertici delle organizzazioni egemoni, lasciando così presagire mutamenti negli assetti, nelle alleanze o, più semplicemente, nei precedenti e taciti accordi di non belligeranza.
Si è notato che la mafia foggiana, risulta particolarmente attenta alle risorse dei principali settori economico-finanziari del territorio nel cui ambito riesce a sfruttare al meglio la connivenza di imprenditori e amministratori locali,politici. Come dichiarato dal Procuratore Rossi in Commissione Antimafia a Roma e ribadito nell’ultima visita della Commissione a Foggia,”i politici decadono ma i funzionari cioè la tecnostruttura rimane facendo fare a affari alla criminalità organizzata”.
Il dato delle cointeressenze con le amministrazioni locali in Puglia viene evidenziato nella Relazione, che segnala gli scioglimenti dei Comuni di Trinitapoli (BAT) e di Neviano(LE),Orta Nova (fg) senza tacere del Comune di Foggia.
Sul piano dei settori di interesse delle organizzazioni criminali pugliesi, spicca il traffico di stupefacenti (con scambi consolidati con l’Albania), il contrabbando di sigarette, i tabacchi lavorati esteri, il gioco d’azzardo, la gestione dei rifiuti, il turismo.Ma l’affare che negli ultimi anni stanno effettuando sono le infiltrazioni nelle varie amministrazioni comunali per poter gestire i servizi, dalla gestione del verde, gestione della pubblica illuminazione e la gestione della sosta a pagamento.