Orta Nova(FG): Rapporti personali tra il sindaco e il presidente del consiglio comunale con il capo clan

Youfoggia.com vuol fare una Premessa per rendere meglio a chi ci legge, che determinati atti vengono prodotti perché ci sono leggi da rispettare. Lo scioglimento delle amministrazioni locali conseguente a fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, introdotto nel nostro ordinamento nel 1991 (decreto-legge n. 164, interamente abrogato), in uno dei momenti più difficili della lotta tra Stato e mafia, ed oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni, è ora compiutamente disciplinato dal Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali o Tuel (artt. 143-146 del decreto legislativo n. 267 del 2000). Nella relazioni i commissari insieme con gli organi investigativi coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia hanno evidenziato alcuni rapporti : “Rapporti personali e di vicinanza alla locale cosca sono stati evidenziati nei riguardi del sindaco di Orta Nova (Domenico Lasorsa) e del presidente del consiglio comunale (Paolo Borea) – scrivono nel documento pubblicato in Gazzetta ufficiale -, i quali con le loro condotte si sono mostrati succubi se non in una condizione ‘di vera e propria compiacenza’ che, in particolare, si è manifestata in occasione dei funerali del figlio del capo clan locale , alle cui esequie i predetti amministratori hanno partecipato nonostante l’ordinanza del questore di Foggia disponesse il divieto di celebrazione di funerali in forma pubblica e la prescrizione che il rito si dovesse tenere presso il cimitero di Orta Nova alla sola presenza dei più stretti parenti. (Da una nota riservata risulta che entrambi sono entrati a casa del capo clan e sono usciti dopo due ore).In totale dispregio del provvedimento questorile, peraltro motivato da ragioni di ordine e sicurezza pubblica, oltreché degli indirizzi forniti verbalmente al sindaco dal prefetto di Foggia circa l’opportunità di condividere ed appoggiare le prescritte restrizioni, il primo cittadino di Orta Nova ha invece proclamato il lutto cittadino ed invitato i titolari delle attività produttive cittadine a sospendere il lavoro durante la celebrazione dei funerali, fatto che ha avuto ampia risonanza anche sulla stampa nazionale; a ciò si aggiunge la personale e premurosa partecipazione al rito del sindaco e del presidente del consiglio comunale in spregio al ruolo istituzionale che quelle cariche elettive avrebbero dovuto tenere nella particolare circostanza per il dovuto rispetto a prescrizioni disposte da un’autorità di pubblica sicurezza. (Nonostante siano andati personalmente chiedere al prefetto di effettuare i funerali essendo persona conosciuta).Su questo punto la Prefettura ha scritto in maniera chiara, sottolineando ‘l’inammissibile asservimento‘ mostrato dal primo cittadino di Orta Nova alla locale cosca mafiosa, atteggiamento che si è accompagnato nel tempo a ‘un generale disimpegno istituzionale’ che di fatto ha consentito ‘una compiacenza’ dell’ente per imprese contigue a realtà mafiose accertate’”.

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