Il colonello Miulli comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri fa una valutazione degli arresti svolti nell’operazione Game Over
Ieri prima della conferenza stampa a Bari il Colonello Miulli si lascia andare ad una esamina della operazione Game Over rispondendo ad alcune domande.
Colonello Miulli la criminalità foggiana studia i vari sistemi e aggiorna i diversi metodi per operare,abbraccia diversi settori dalla vendita di sostanze stupefacenti alle estorsioni,ma perde con lo Stato.
“L’indagine antimafia denominata “Game Over”, che supera le 2400 pagine,è stata condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Questa indagine condotta e svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia inizia dall’omicidio di Roberto Tizzano e al contestuale con il ferimento di Roberto Bruno”.Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com, che i due esponenti erano esponenti di rilievo del clan “Moretti-Pellegrino-Lanza”, braccio operativo dell’organizzazione mafiosa denominata“Società foggiana”.I due furono sparati di cui uno mori mentre l’altro fu ferito. Il tutto accadde il pomeriggio del 29 ottobre 2016. Per tale delitto di mafia sono stati condannati, in via definitiva, Patrizio Villani (killer garganico), Cosimo Damiano Sinesi e Francesco Sinesi, tutti appartenenti alla batteria antagonista “Sinesi-Francavilla”.Continua il colonello Miulli “Le sentenze hanno accertato che mandante dell’efferata azione fu Francesco Sinesi in risposta al tentato omicidio perpetrato, in data 6 settembre 2016, ai danni di suo padre Roberto, capo storico dell’omonima batteria mafiosa. Il luogo del delitto, bar “H24” di Foggia, si è rilevato, a seguito delle indagini compiute, la base operativa centrale del traffico di sostanze stupefacenti”
Le indagini vi hanno fatto capire tanto.
“Ci furono degli sviluppi investigativi facendoci capire alcuni inserimenti nuovi. Ricordiamo due importanti inchieste antimafia coordinate sempre dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e precisamente, “Decima Azione”, inchiesta giudiziaria conclusasi con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei maggiori 30 esponenti della consorteria mafiosa della cd. “SocietàFoggiana”,e “Decimabis”, inchiesta giudiziaria conclusasi con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 40 soggetti appartenenti sempre alla predetta consorteria, che ne ha accertato gli ambiti operativi criminali e le infiltrazioni nel tessuto sociale ed economico ed in particolare le estorsioni realizzate con metodo mafioso, la turbata libertà degli incanti ed anche gli agguati compiuti con armi, il tutto al fine di esercitare un violento controllo del territorio, di natura “militare”, espressione tipica di quella forza di intimidazione tipica dell’agire mafioso”.