San Severo(fg):La città dove si costruiscono immobili abusivi utilizzandoli per spaccio di droga,senza che gli uffici preposti sappiano nulla
Abbiamo riscontrato che nell’operazione Troy coordinata dalla Procura di Foggia sono stati puntati i riflettori sull’intero quartiere San Bernardino, ormai divenuto nel corso degli anni, oggetto di costruzione selvaggia di manufatti abusivi sul suolo pubblico utilizzati anche come zone di spaccio e coffee shop per il consumo di sostanze. Ci domandiamo come mai sia successo questo. Costruire un intero rione con abitazioni e annessi servizi collegati, alla tubazione di acque reflue e avere la fornitura di corrente,gas e servizi non è semplice, devono essere autorizzati, dagli uffici competenti delegati a rilasciare le dovute autorizzazioni,con l’annessa licenza a costruire. Ci domandiamo ne sanno qualcosa?
Che oggi si sia costruito un unico fronte operativo,con a capo la Procura non significa che in precedenza negli anni gli uffici competenti non siano responsabili. Salvo se hanno fatto le dovute segnalazioni notificato ai responsabili le loro responsabilità. Oggi le indagini svolte dalla Questura di Foggia,dove hanno evidenziato lo stato dei fatti,cioè l’esistenza di abitazioni costruite senza le dovute autorizzazioni. Inoltre le attività di indagine di quei luoghi hanno evidenziato,dopo lo scoop di Brumotti di Striscia la Notizia ,che si svolgeva spaccio di sostanze stupefacenti.
Come evidenziato dalle indagini, hanno riscontrato una serie di fabbricati nel cuore del quartiere San Bernardino a San Severo costruiti su suolo pubblico in assenza dei titoli autorizzativi e senza agibilità. Dalle attività di accertamento, ancora in corso, è emerso che le persone denunciate, con la realizzazione delle opere abusive, hanno invaso i terreni pubblici, continuando ad occuparli traendone profitto. I manufatti abusivi infatti sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.
Una domanda che facciamo alle persone preposte “Ci volevano le indagini della Procura , ad accertare una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità”?