FOGGIA ED ALTRE PROVINCE DEL TERRITORIO NAZIONALE.I CARABINIERI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO ARRESTANO ALTRE 5 PERSONE PER I DISORDINE AL CARCERE DI FOGGIA

SU   ORDINANZA   DI CUSTODIA   CAUTELARE   EMESSA DALLA   SEZIONE   DEL   RIESAME  DEL  TRIBUNALE  PENALE  DI  BARI. ACCOLTO  IL RICORSO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FOGGIA DOPO L’INIZIALE RIGETTO DI MISURE DA PARTE DEL GIP DEL CAPOLUOGO.  CONTESTATI, AI PRESUNTI  RESPONSABILI,   IL  CONCORSO  DI  PERSONE IN DEVASTAZIONE   E   SACCHEGGIO   DOPO   L’EVASIONE DI  MASSA DAL CARCERE DI FOGGIA DEL 9 MARZO 2020. 

Nelle  giornate  del  1°e  del  05.07.2023,  i  Carabinieri  del  Nucleo  Investigativo  del  Comando  Provinciale  di  Foggia hanno  dato  esecuzione  complessivamente ad  altre cinque ordinanze di custodia  cautelare in  carcere  emesse  dalla Sezione  del  Riesame  misure  cautelari  del  Tribunale  Penale  di  Bari  a  carico  di  altrettante  persone,  molte  delle  quali ​già  detenute  in  vari  carceri  del territorio  nazionale  per  motivazioni  diverse.  Si  tratta  di  ​altri provvedimenti  cautelari  personali divenuti  esecutivi  dopo  il  motivato  appello  della  ​Procura  della  Repubblica  di  Foggia al  rigetto della richiesta di misura cautelare da parte del GIP del Tribunale dauno dopo la richiesta di cattura avanzata dalla Magistratura requirente nei confronti delle decine di detenuti che, il 9 marzo 2020, in occasione  della  maxi  rivolta  e  successiva  evasione  in    massa  dal  carcere  di  Foggia  da  parte  di  numerosi detenuti, sarebbero stati  protagonisti di vere e proprie azioni di devastazione e saccheggio  all’interno  della  Casa  Circondariale  della  città.  Come  si  ricorderà,  in  quella  circostanza,vennero appiccati incendi all’interno della struttura carceraria, ci furono atti di violenza contro appartenenti della  Polizia  Penitenziaria,  gravi  danneggiamenti  e  comunque,  come  contestato  nelle  ordinanze  in  riferimento,  un  vero  e  proprio  turbamento  dell’ordine  pubblico.  Altre persone  erano  state  già  arrestate, nelle  settimane  precedenti,  con  le  stesse  modalità  di  oggi.  Altri   detenuti  ancora, invece,sono  stati  già  condannati  – a  seguito  di  giudizio  abbreviato–    davanti  al  GUP  del  Tribunale  di Foggia, sempre per i medesimi fatti. ​

Il reato di devastazione e saccheggio di cui all’articolo 419 del codice penale,  in questa fase del giudizio e non ancora quindi divenuto definitivo, costituisce una grave  violazione  di  Legge​ prevista  dal  nostro  ordinamento,  poche  volte  oggetto  di  imputazione a livello  nazionale​data  la  particolare  configurazione  giuridica di  tale  ipotesi  delittuosa.  Questi  ennesimi  arresti  ad  opera  del  Nucleo  Investigativo  del  Comando  Provinciale  di  Foggia,  su   coordinamento  della  Procura  della  Repubblica  di  Foggia,  si  aggiungono  quindi ​ ai  numerosi  precedenti arresti, sia in flagranza che su provvedimento cautelare o definitivo, riguardanti sempre la questione dell’eccezionale evasione dal carcere di Foggia di circa 3 anni fa, concernenti, oltre alle  evasioni  in  quanto  tali,  anche  le  rapine  e  le violenze  commesse  all’esterno  dell’Istituto  di Pena ai  danni di cittadini e attività commerciali. Quest’ultimi fatti, in particolare, sono stati già definiti con ordini  di  carcerazione  emessi,  lo  scorso  mese  di  Dicembre  2022,  dall’Ufficio  Esecuzioni  Penali  della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, ed eseguiti sempre dai militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Foggia. In  particolare,  ancora  una  volta,  sono  stati  determinanti  ai  fini  dell’emissione  dei  provvedimenti restrittivi in  questione,  l’acquisizione  e  l’elaborazione  delle  immagini  dei  diversi  sistemi  di  video sorveglianza  individuati nell’immediatezza dagli in vestigatori dell’Arma dei Carabinieri, nonché le numerose  annotazioni  di  servizio  redatte  in  quella  drammatica  circostanza  anche  da  parte  del​ lo stesso personale della Polizia Penitenziaria di Foggia.Ilprocedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Va   altresi  precisato che la posizione delle persone arrestate è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale  pronuncia di una sentenza di condanna definitiva​.

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