Ordine dei Giornalisti e Assostampa contestano il sindaco di Cerignola
Gli ordini dei Giornalisti controbatte alle dichiarazioni del sindaco Bonito di Cerignola(fg).
«Il sindaco di Cerignola non ha bisogno di scomodare Balzac per colpire i resoconti della Gazzetta del Mezzogiorno sui disagi e disservizi dell’ospedale Tatarella e diffamare i giornalisti. È sufficiente si vada a rileggere la Costituzione, su cui ha certamente giurato, per scoprire che in Italia il diritto di cronaca e la libertà di stampa sono garantiti dall’art. 21».
«Il sindaco pretende di decidere quali siano le notizie meritevoli di attenzione che il giornale dovrebbe riportare, come l’inaugurazione di nuove attività assistenziali, e quali invece non dovrebbero essere menzionate perché, evidentemente, giudicate scomode dalla sua amministrazione comunale e dalla Asl foggiana». «Dimentica che la stampa è libera da almeno 77 anni e che i giornali non si fanno dettare la linea editoriale o l’agenda di cronaca né da lui né dalla più alta carica dello Stato».
«La tutela di questi principi dovrebbe essere la prima preoccupazione di un sindaco; la seconda quella di arrendersi all’idea che il sacrosanto diritto dei cittadini ad essere informati vale anche per le notizie che non piacciono a chi li amministra. Dunque, al netto degli sfoghi sui social, il sindaco Bonito se ne faccia una ragione: laddove ritenga vi siano gli estremi, si rivolga alle autorità competenti».