Foggia:Esponenti mafiosi della capitanata provarono a uccidere due persone per vendicare Bruno. Arrestati Gaeta e Valletta
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, che ha diretto e coordinato le indagini svolte dalla squadra mobile di Foggia, nei confronti di due uomini, un 51enne di Orta Nova Andrea Gaeta e un 36enne di Foggia Nicola Valletta, ritenuti, allo stato del procedimento, gravemente indiziati dei reati di tentato omicidio, detenzione e porto di pistola, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Secondo la ricostruzione, fatta a seguito di una complessa attività investigativa, corroborata dalle attività tecniche d’intercettazione e dall’analisi di un sistema di chat criptate, all’epoca in uso agli indagati, il 36enne di Foggia, elemento di spicco della locale criminalità organizzata, su mandato del 51enne di Orta Nova, il 30 settembre 2020, a Foggia, avrebbe esploso più colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di Alessio Di Bari e Ciro Stanchi, quest’ultimo estraneo alla batteria della Società Foggiana Sinesi-Francavilla nonché nipote acquisito di uno degli esponenti apicali della batteria Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese.
L’analisi del sistema di comunicazione criptata fa ritenere, inoltre, che il fatto di sangue si inserisca nelle azioni poste in essere per vendicare l’omicidio di Rodolfo Bruno, avvenuto il 15 novembre 2018. Bruno, membro dei Moretti-Pellegrino-Lanza, era il cassiere della “Società” all’epoca della sua uccisione.