È morto il prefetto Fabio Costantini, accolse Ciampi nella sua visita a Foggia

Nel 2006 accolse il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la consorte nella visita alla città di Foggia.

Le diverse agenzie di stampa divulgavano il seguente comunicato:

Il velivolo presidenziale atterra all’Aeroporto di Amendola, ove il Presidente della Repubblica è accolto, alla discesa dalla scaletta, in forma strettamente privata, dal Prefetto di Foggia, Dott. Fabio Costantini, e dal Comandante dell’Aeroporto, Col. Pil. Maurizio Epifani. Subito dopo, il Capo dello Stato e la Signora Ciampi prendono posto in auto per recarsi a Foggia (corteo: allegato «1»).
Allegato «1»: corteo
Vettura presidenziale (scorta di Corazzieri in motocicletta): PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SIGNORA CIAMPI;
Vettura 1 (*): Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Signora Gifuni;
Pulmino: Presidente della Regione Puglia (**), Presidente del Consiglio Regionale Puglia (**), Prof.ssa Decaro, Prefetto di Foggia, Sindaco di Foggia (**), Presidente della Provincia di Foggia (**), Gen. Mocci, Dott. Ruffo, Dott. Levi, Dott. Alfonso, Dott. Peluffo, Prof. Godart, Prof. Mazzuoli, Dott. Romano, Sig. Oliverio, Intendenza.
(*) Nei soli percorsi cittadini e dal Teatro Giordano all’Aeroporto di Amendola.
(**) Solo nel percorso da Piazza Italia all’Università degli Studi. 

Una visita CHE RIMARRA NELLA STORIA  per il capoluogo dauno.I cittadini foggiani si strinsero  attorno alla coppia presidenziale.E il prefetto Costantini fece il padrone di casa.

Oggi siamo costretti a pubblicare una notizia che non avremmo mai voluto pubblicare. È morto Fabio Costantini, già prefetto di Foggia dal 2001 al 2006. È stato anche il commissario prefettizio, incaricato dal Viminale, a guidare la transizione della riforma delle Province, insediandosi nel 2013 a Palazzo Dogana al termine della consiliatura dell’onorevole Antonio Pepe, ultimo presidente della provincia eletto dai cittadini.

Laurea in giurisprudenza a Bologna, due figli, e una lunga carriera nelle strutture del ministero dell’Interno, per il quale aveva coordinato anche le operazioni di ricovero dei profughi nell’ambito della operazione Medevac Nazioni Unite per il trasporto e il ricovero dei feriti dalla città di Sarajevo.

È stato insignito dell’onorificenza vaticana dell’Ordine di San Silvestro Papa e della onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

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