Foggia:La voce del popolo mai come ora dovrà farsi sentire
E dopo il corso on line in Diritto amministrativo della criminalità” avvenuto solo due giorni fa, dove un giornalista con tanta serenità proclamava che la mafia a Foggia non esiste, non possono che sorgere dei grandi dubbi. Solo ieri sera, alle 21, di sabato, con tanti ragazzi, famiglie in giro viene assassinato uno dei più importanti esponenti della società. Mai come in questi lunghi mesi di commissariamento, dovuto ad infiltrazioni mafiose, è lecita la domanda: come può un giornalista locale, dichiarare in un aula di giurisprudenza che la mafia non esiste? Che ha paura per l’interdizione antimafia emessa nei confronti dell’imprenditore foggiano delle “Tre fiammelle”. ? Michele D’Alba, che ricordiamo è comparso sulla famosa lista delle estorsioni della mafia locale.Noi raccontiamo quanto successo non diciamo altro.Perché il giornalista ha questa paura?Secondo lui, che per tutto il corso ha difeso chi in attesa di verità e giudizio finale,ritiene che il commissariamento vi è stato solo per una ragione politica. Potrebbe essere.Ci sono intercettazioni, prese anche nella sala d’attesa della questura dove l’imprenditore a cui fa riferimento , parla e va a sancire “un patto di non parlare” con il figlio e il genero pur di non denunciare il clan. Una vicenda ricostruita nelle carte dell’interdittiva. Come giustamente , proprio ieri sera, prima dell’ efferato ed ennesimo omicidio mafioso, il procuratore Ludovico Vaccaro, riportandosi alle parole dette dal giornalista,a palazzo dogana ha detto: “Negare la mafia è uno schiaffo a tutti i cittadini, un insulto alle vittime dei clan e ai loro familiari”. Giusto , giustissimo. Come è possibile che un giornalista locale, pur di difendere, chissà perché, i politici del passato, possa mai dire tali parole. Foggia, i cittadini foggiani sono stanchi di vivere in una città dove non si può liberamente fare una passeggiata, senza rischiare di essere feriti o di più. Foggia ha voglia solo di leggere sulle testate locali, la verità!!! Mai come oggi, alle porte delle elezioni amministrative il cittadino foggiano ha bisogno solo di sapere ogni verità per capire chi dovrà andare a votare e riveder germogliare quel giardino che da tempo ormai ha relegato la bella provincia nella favola di Biancaneve. Un giornalista non può che far sapere ai suoi lettori le grandi e tristi verità per guardare insieme ai propri lettori ad un futuro migliore e degno di questa città. Ma come sarà possibile cogliere il momento magico per seminare una nuova aiuola,con fiori di qualità se giornalisti del capuoluogo continueranno con il proprio giornale a fare pubblicità elettorale per persone più che non guardato al bene della città. Come si può leggere articoli sulla città di Foggia scritti da chi va contro le stesse istituzioni locali e nazionali?