Blitz della Dia nel Foggiano, confiscato il “tesoro” di Scuccimarra a Orta Nova. Tolti immobili e conti correnti
Redditi sproporzionati in base alla vita che faceva. Gli agenti della DIA Sequestrano tutto, portano via autovetture, sequestrano quote societarie di compendi aziendali e conti correnti”.
La Direzione Investigativa Antimafia articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e il Comando Provinciale Carabinieri di Foggia hanno dato esecuzione al decreto decisorio di primo grado avente per oggetto la confisca di beni del valore di 3 milioni di euro, riconducibili a Michele Scuccimarra di Orta Nova che conferma la misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Bari nel 2021 (accertamento compiuto nel corso del procedimento applicativo della misura di prevenzione patrimoniale, non definitivo e suscettibile di ulteriore ricorso).
L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del “proposto” e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili all’uomo ed ai componenti del suo nucleo familiare.
Il destinatario del provvedimento di prevenzione (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa) è stato riconosciuto come soggetto connotato da pericolosità sociale in ragione dei suoi numerosi precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, aggravati dal vincolo associativo, nonché per reati contro il patrimonio.
Alla luce del quadro probatorio acquisito nei confronti del proposto è stata valutata la sussistenza di indizi su cui fondare un giudizio prognostico sfavorevole circa la pericolosità, in ragione della propensione a delinquere apparsa strutturata e costante in un lungo arco temporale.
Le conseguenti indagini patrimoniali della DIA svolte in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso agli inquirenti di accertare l’ampia sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale di Scuccimarra e dei suoi familiari. Il provvedimento di confisca ha interessato unità immobiliari, autovetture, quote societarie di compendi aziendali e conti correnti.
Questo risultato si inserisce nelle attività istituzionali della Direzione Investigativa Antimafia finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.