Foggia: Le Iene tornano e raccontano le diverse mafie. “ La più pericolosa la mafia foggiana”
Le famiglie che gestiscono Foggia:Moretti-Pellegrino- Lanza, Sinesi-Francavilla e Trisciuoglio.
Ieri sera al programma le Iene Inside, condotto da Giulio Golia e Francesca Di Stefano hanno illustrato le varie organizzazioni criminali che gestiscono alcune regioni dell’Italia.Hanno iniziato con Lotta a camorra,poi ‘ndrangheta, Cosa Nostra e per ultima la Quarta Mafia pugliese.
I due giornalisti hanno dimostrato di avere coraggio e di riuscire a sapere chi gestisce e chi comanda nei territori. Con l’aiuto di due alcuni esperti, Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia, e Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato e il Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro.
Le quattro organizzazioni criminali che hanno avvelenano il territorio italiano: camorra, ’ndrangheta, Cosa Nostra e Quarta Mafia pugliese.
Giulio Golia e Francesca Di Stefano hanno raccontato alcune storie che sotto un certo punto di vista erano quasi ironiche,come per esempio il contrabbando delle sigarette. Hanno illustrato come uomini e donne hanno gestito e cambiato la storia della criminalità di alcune regioni condizionando tutta la penisola. Intervistati da Giulio Golia, alcuni esponenti della delinquenzalocale che hanno spiegato le diverse criminalità organizzate che hanno dato vita a veri è propri che condizionano la vita quotidiana del cittadino e della politica locale. Hanno ascoltato le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e persone appartenenti ai clan che con una strafottenza parlavano è dimostravano il loro potere.
Sul tardi durante la trasmissione hanno parlato come le mafie avrebbero controllato la politica, con uomini sia politici che funzionari pubblici collusi in ruoli chiave all’interno delle amministrazioni pubbliche o attraverso i cosiddetti voti di scambio, dimostrando che questo intreccio porta ad un giro d’affari per la produzione e distribuzione di diverse droghe da quelle pesanti alla distribuzione in determinate piazze di spaccio gestite da ragazzi di piccola età. Tra le varie testimonianze, c’è stata quella di Catello Maresca, ex procuratore della Dda di Napoli e oggi magistrato a Campobasso, che ha condotto Giulio Golia nella città dei casalesi dimostrando che lo stato a vinto. Il racconto è stato intrigante e serio e sotto certi punti di vista anche ironico. Il magistrato Maresca ha dichiarato “abbiamo controllato tutti i contatori della distribuzione dell’energia elettrica del paese, per capire quale fosse l’appartamento in cui viveva Michele Zagaria.Abbiamo scoperto che la corrente la prendeva da pali dell’illuminazione pubblica”.
Successivamente sono andati nel cuore della Calabria, all’interno del parco nazionale dell’Aspromonte, luoghi pericolosi e importanti della ‘ndrangheta. Qui stavolta le Iene si sono fatti accompagnare dal reparto speciale dei Carabinieri specializzato nella ricerca e cattura dei latitanti, i luoghi in cui i ricercati si sono spinti.
Per completare sono andati nel foggiano dove esiste la 4 mafia che gestisce tutti traffici.
Hanno intervistato elementi della criminalità foggiana. Come inizio alcuni personaggi hanno dichiarato che “Foggia tra le più pericolose città ” –
Cafiero de Raho ha dichiarato ”La 4 Mafia è violenta assai, ha dimostrato di saper commettere omicidi afferrati e fare attentati in pieno giorno dimostrando la propria capacità di controllo del territorio dimostrando di non avere timore delle forze dell’ordine. I suoi attentati sono bombe, auto distrutte, pichiare in pieno giorno le vittime,intimorendo il cittadino foggiano con la paura,io la definisco emergenza nazionale”. Hanno raccontato intervistando, andando nei negozi dei criminali senza avere nessuna paura. Hanno elencato le famiglie criminali che gestiscono Foggia: dai Moretti-Pellegrino-Lanza, Sinesi-Francavilla e Trisciuoglio hanno intervistato le vittime che hanno dichiarato a microfono spento, che non potevano denunciare, e a microfono aperto che non hanno mai avuto nessuna minaccia e nessuna estorsione. Per terminare intervistando vittime e carnefici il dott.Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato ha dichiarato” si abbiamo sottovalutato questi atti e questi criminali li abbiamo considerati nella giusta misura,sbagliando alla grande,ma da un pò di anni abbiamo uomini e mezzi abbiamo una Procura molto attenta,si posso dire che la mafia foggiana è la mafia siciliana o la ‘ndrangheta di tanti anni fa”.
Per completare il servizio sulle mafie e sulla criminalità foggiana hanno parlato delle due bombe che fece saltare in aria, la serranda di accesso del centro diurno per anziani “Il Sorriso di Stefano” del gruppo Telesforo. La cosa piu’ sconvolgente che nei video di ripresa degli attentati hanno mostrato anche le scene di alcuni cittadini foggiani,che noi come Youfoggia.com ci dissociamo e condanniamo,affacciati su alcuni balconi circostanti alla zona dell’attentato, dove alcune persone invitava l’imprenditore Luca Vigilante, che era davanti ai suoi uffici,a chiudere l’attività ad andare via da quella zona accusandolo di essere lui la persona che provocava tali attentati. Mentre un giovane ragazzo affacciato al balcone della propria abitazione contestava quei cori cosi sconclusionati dichiarando”Dobbiamo accettare questa situazione e abbassare la testa,no… no…bisogna reagire e dare la nostra solidariaall’imprenditore.