Foggia:Focus sulla Sicurezza “Nicola Gratteri” dialoga con gli studenti universitari
Questo pomeriggio alle 16,00 , gli studenti dell’Università di Giurisprudenza di Foggia hanno incontrato il Procuratore antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri.
Nicola Gratteri a tu per tu con il procuratore della Repubblica di Catanzaro, per comprendere meglio l’attività professionale del magistrato. Protagonisti dell’incontro, avvenuto oggi 20 Aprile presso l’aula Magna Silla presso la facoltà di giurisprudenza dell’università. Coordinatrice dell’incontro la Prof.ssa Roberta Aprati con la partecipazione della direttore della facoltà Prof.ssa D.Curtotti che ha terminato l’incontro. Presenti le massime cariche istituzionali delle forze dell’ordine e della Procura di Foggia.
Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, ha parlato della Ndrangheta , che detiene ancora il primato mondiale nel traffico di stupefacenti, espandendosi sempre di più anche in Europa.
Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, ha parlato dell’attualità delle mafie italiane, concentrandosi soprattutto sulla Ndrangheta e della mafia siciliana. Ha iniziato proprio sulla cosca calabrese, infatti, ha concentrato la sua battaglia, iniziata 30 anni fa e, purtroppo, mai conclusa veramente. Fu lui a scoprire i primi carichi di droga al largo delle acque marine, abbandonati dai clan per poi essere recuperati dai pescatori, meno sospetti dei carichi consegnati nei container
Oro bianco, la cocaina che arriva da noi dalla lontana America Latina, a bordo di grandi container, attraversando in maniera spesso indisturbata i grandi porti internazionali, per sbarcare alla fine a Gioia Tauro, in Calabria, e da qui prendere poi la via del Nord e del Sud Europa. “
Ha spiegato come viene prodotta:
Mentre spiegavano faceva vedere ai ragazzi un filmato registrato quando andò in Sud America sullo produzione e smercio della cocaina.
Il Procuratore Grattieri ha spiegato : “Allo stato naturale esistono dieci tipi di piante di coca e la migliore è la Boliviana bianca perché con questa si possono fare tre raccolti all’anno. E’ come una pianta di nocciole, con un grande cespuglio e foglie spesse. La pasta di coca si estrae direttamente da queste e per farlo ci possono essere più metodi.
In Perù, ad esempio, vengono utilizzati dei bambini che, con delle raspe tipo quelle per il Noce moscato, raspano le foglie. In Colombia, una volta raccolte, le mettono in una tinozza, frullandole fino a creare una pasta. Questo impasto, se molle, viene indurito con del cemento di costruzione, come si fa con la farina per il pane. Una volta creato l’impasto questo viene messo a macerare nel cherosene o in alternativa nell’urina dei maiali. Quindi si comincia a lavorare con i reagenti chimici.Nel filmato, si evidenziava le varie forze di polizia come si allenavano e come intervenivano quando effettuavano i blitz antidroga.
Tenuto conto che ciò avviene all’interno della foresta amazzonica, come riescono a procurarsi reagenti chimici?
Quando con il professore Nicaso abbiamo scritto “Oro bianco” e siamo stati in Sud America ci siamo fatti proprio questa domanda. Per rispondere, forse, dobbiamo chiederci perché in Paesi come l’Argentina, dove alle industrie farmaceutiche basterebbe importare un milione e mezzo di tonnellate di precursori chimici. Questi precursori vengono prodotti da tre sole multinazionali. Perché non vengono bloccati? Sarebbe un modo per arginare ed abbattere il traffico di stupefacenti già alla produzione. Ebbene quando queste domande le abbiamo poste in Sud America ci è stato risposto che le industrie chimiche sovvenzionano la campagna elettorale dei Presidenti della Repubblica Sudamericani.
Abbandonare in mare un carico così rilevante”(apparentemente), spiega Gratteri, “comporta meno rischi e più risparmi” per i clan. Inoltre, “ogni volta che la cocaina arriva nei porti l’organizzazione o le organizzazioni criminali che controllano quello scalo percepiscono una tangente pari al 20% del valore”
Ha concluso :”Complessivamente,si può dire che la ‘ndrangheta, per il traffico di cocaina e stupefacenti “è ancora leader” mondiale, “lo dicono tutti i rapporti pubblicati nel mondo, dall’Onu, all’Interpol ad Eurojust” “
Nicola Gratteri candidato per Procura di Napoli/ Lotta alla Camorra dopo ‘Ndrangheta? “Si “