Bruxelles: Eva Kaili dopo cinque mesi libera, figura chiave del Qatargate può tornare dalla sua bambina
Il giorno dopo il leader del PS Marc Tarabella, anche l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili riceve una buona notizia: il gip di Bruxelles le ha permesso di uscire dal carcere di Haren dopo cinque mesi. Proprio come Tarabella, come pubblicato da Youfoggia.com,il greco ottiene un braccialetto alla caviglia e rimane sospettato.
“È la madre di un bambino che ora viene cresciuto da suo nonno. Il suo posto è a casa, non in prigione». Così ha affermato il suo avvocato Sven Mary a metà febbraio, quando la greca Eva Kailli è dovuta comparire davanti alla camera di consiglio di Bruxelles. Kaili è una delle figure chiave del Qatargate, l’inchiesta del procuratore federale sui tentativi di Qatar e Marocco di influenzare il processo decisionale del Parlamento europeo.
Eva Kaili è stata membro del Parlamento europeo per l’Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici (S&D). Ha servito come uno dei vicepresidenti. Era una presentatrice televisiva nella sua terra natale.
Colto in flagrante
È stata arrestata il 9 dicembre 2022, insieme al compagno Francesco Giorgi e al padre. Sequestrati centinaia di migliaia di euro in contanti. Suo padre è stato sorpreso al Sofitel di Bruxelles con una valigia contenente circa 750.000 euro in contanti. Si dice che la stessa Kaili avesse in suo possesso circa 150.000 euro.
È stata in prigione ininterrottamente negli ultimi cinque mesi. “Sono stata ingannata dal mio compagno, Francesco Giorgi, che è stato ingannato da Antonio Panzeri”, ha detto a un collega italiano che recentemente l’ha visitata in carcere. Ha anche detto di aver pensato più volte a un atto di disperazione negli ultimi mesi.
Kaili sostiene la sua innocenza, l’ufficio del procuratore federale ha un’opinione completamente diversa. Kaili è considerato una figura fondamentale che era colpevole di atti criminali. Prosegue senza sosta l’inchiesta sul grande scandalo di frodi che ha scosso il Parlamento europeo dalle fondamenta.
In arresto domiciliare
Presto riceverà un braccialetto alla caviglia e potrà continuare la sua detenzione a casa. Il suo avvocato Sven Mary lo conferma. “A parte questo, non desidero fare altri commenti in questo momento, tranne che questa decisione mi sembra solo logica”, dice Mary. Il lato positivo: Kaili avrà già di nuovo il suo bambino con sé. Il suo compagno è stato rilasciato prima. Tutti i presunti capobanda restano sospettati e dovranno successivamente rispondere al tribunale penale.