Operazione “Capisci ammè”, maxi frode sui bonus edilizi. Sequestri per 1,5 miliardi e 10 misure cautelari

Operazione “Capisci ammè” in varie regioni d’Italia compresa la Puglia. Nel mirino le truffe sui bonus edilizi. Militari della Guardia di Finanza di Asti stamane hanno avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di CampaniaEmilia RomagnaLazioLombardia, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto – di una ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Asti, nei confronti di 10 persone, per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Questa mattina i militari della Guardia di Finanza di Asti hanno avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di CampaniaEmilia RomagnaLazio LombardiaPugliaToscana, Trentino Alto Adige e Veneto – di un’ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti nei confronti di 10 persone (4 delle quali trasferite in carcere, le restanti 6 agli arresti domiciliari), per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.  

Si tratta del sequestro di finti crediti più alto mai realizzato finora. Ad operare la Guardia di Finanza di Avellino e di Napoli nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Avellino. La maxi truffa è stata messa a segno con i bonus per l’edilizia, principalmente ecobonus” e bonus facciate. – presenza di persone fisiche senza fissa dimora, decedute e con precedenti penali. L’indagine, originata da una analisi di rischio del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate e delegata dalla Procura irpina al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e al Gruppo di Avellino, ha permesso di identificare una complessa ed articolata rete di soggetti che, nel corso degli ultimi mesi e su base quotidiana, anche dopo gli interventi normativi adottati a partire dal novembre 2021 per contrastare le frodi nel settore, ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione connotate da svariati fattori di rischio, quali

E’ il risultato di un’operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza di Asti stamane hanno avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di CampaniaEmilia RomagnaLazio LombardiaPugliaToscana, Trentino Alto Adige e Veneto che hanno eseguito una Ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti

L’indagine ha permesso di identificare una articolata rete di persone che, nel corso degli ultimi mesi e su base quotidiana ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione connotate da svariati fattori di rischio, quali: importi ingenti dei crediti ceduti (prevalentemente “Ecobonus” e “Bonus Facciate”). 

“Militari della guardia di finanza di Asti stamane – si legge nella nota delle fiamme gialle -, hanno avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di CampaniaEmilia RomagnaLazio LombardiaPugliaToscana, Trentino Alto Adige e Veneto – di una ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Asti, nei confronti di 10 persone, per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

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