FOGGIA: ACCOLTELLARONO E RAPINARONO UN MILITARE IN CENTRO A SETTEMBRE.I CARABINIERI ESEGUONO ORDINANZA DI MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI TRE GIOVANI FOGGIANI

I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in IPM e a due di collocamento in comunità, emesse dall’Ufficio GIP del Tribunale per i minorenni di Bari, nei confronti di tre giovanissimi foggiani presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio e rapina impropria aggravata.L’attività   d’indagine,   condotta   dal   personale   del​la   Sezione   Operativa   del Nucleo   Operativo   e    Radiomobile, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bari, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, anche grazie al contributo determinante del personale della Sezione Investigazioni Scienifiche del Comando Provinciale intervenuta per i rilievitecnici  (accertamento  compiuto  nella  fase  delle  indagini  preliminari  che  necessita  della  successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa)​ a carico dei tre soggetti.In particolare,  la  notte  dello  scorso  11  settembre,  in  pieno  centro  a  Foggia,  era  stata  consumata  una violenta rapina sfociata nel ferimento di un militare 23enne foggiano. I presunti responsabili avrebbero aggredito la vittima con diversi pugni al fine di sottrargli un braccialetto d’oro che aveva al polso. Dopo essersene impossessati, i tre si dileguavano per le vie del centro cittadino, inseguiti a piedi dalla vittima.Uno dei tre minori, dopo essere stato raggiunto, al fine di conseguire l’impunità e mantenere il possesso della cosa, sferrava un fendente al fianco del giovane, causandog​ li la perforazione del polmone sinistro e ponendo concretamente in pericolo la sua vita.Ancora una volta, l’Autorità Giudiziaria e l’Arma dei Carabinieri hanno dato una tangibile importante risposta – in termini di legalità e sicurezza – su un’area del territorio  cittadino fortemente caratterizzata da episodi di microcriminalità soprattutto fra le fasce più giovani della popolazione.Il procedimento  si  trova  nella  fase  delle  indagini  preliminari.  Al  momento  l’Autorità  Giudiziaria  ha ritenuto la sussistenza di un quadro indiziario grave,  relativo alla commissione dei summenzionati reati, tale  da  ritenere  necessaria  l’applicazione  della  misura.  Tuttavia,  va  precisato  che  gli  indagati  non possono essere considerati colpevoli fino alla sentenza di condanna definitiva.

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