Nuoro:Scappa con il più vecchio classico metodo del lenzuolo, da un carcere di massima sicurezza

Marco Raduano, detto “Pallone”, originario di San Giovanni Rotondo (Foggia), boss del clan dei Montanari della mafia garganica, ieri è evaso dal carcere di maggiore sicurezza di Nuoro. L’istituto venne inserito nella lista di case circondariali che dovevano ospitare i detenuti colpiti dai regimi-circuiti detentivi speciali, dal carcere speciale negli anni settanta fino al 41-bis successivamente. Il boss condannato attraverso il 416 bis che recita“Chiunque fa parte di un’associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone(2), è punito con la reclusione da dieci a quindici anni.Coloro che promuovono, dirigono o organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da dodici a diciotto anni [112 n. 2] è stato condannato a 19 anni e tre anni di libertà vigilata. Condannato con l’aggravante del 41 bis disposizione dell’ordinamento penitenziario italiano introdotta dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663, che prevede un particolare regime carcerario. Per la rigidità delle prescrizioni carcerarie è anche noto come “carcere duro” Raduano intorno alle 17 è fuggito dal
carcere con il più vecchio metodo che i carcerati utilizzano per fuggire dai penitenziari ,calandosi con delle lenzuola sul prato, e fuggendo via. L’allarme dalla polizia penitenziaria è stato dato intorno alle ore 19. Si ha quasi la certezza che da tempo stesse organizzando l’evasione con qualcuno dall’esterno. Ieri sera intorno alle ore 22, L ‘orario in cui si è saputo dell’evasione del boss,
a Vieste dove si svolgevano tutti i suoi affari e dove era la sua ultima residenza sono stati esplosi fuochi d’artificio. Da ier c’è caccia all’uomo in tutta l’isola e presidi anche sul Gargano.

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