Foggia:Sanità pubblica, ginecologo in pensione per 12 mila euro per un mese di lavoro
L’Emergenza sanitaria e la carenza di medici porta anche a questo.Il ginecologo era stato chiamato a novembre per far fronte alla carenza di medici negli ospedali di San Severo e Cerignola. Immediatamente fu fatta una delibera della Asl Foggia, datata primo febbraio 2023, il quale da l’incarico con la copertura finanziaria.
Il professionista inizia ad operare per circa un mese. Per un mese di servizio negli ospedali di San Severo e Cerignola, un ginecologo in pensione, reclutato per fare fronte alla carenza di medici, ha presentato alla Asl di Foggia. Il professionista emette una fattura di 12.239 euro che sarà liquidata a breve per consulenza svolta. Valgono cosi tanto le prestazioni di un medico esterno all’organizzazione ospedaliera per 38 ore settimanali. La delibera dirigenziale datata 1° febbraio 2023, dispone il pagamento dell’importo, non messa assolutamente in discussione ed eccepita da nessuno. Sta facendo il suo corsonormale corso ,prassi nornale. Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che il medico è stato cooptato dalla Asl per coprire le esigenze cliniche del mese di novembre 2022 con la formula del rapporto di collaborazione.
Le motivazioni scritte sulla determina.
In delibera si chiarisce che «avendo estrema necessità di personale medico specializzato in Ginecologia» da utilizzare, nello specifico, presso gli ospedali di San Severo e Cerignola, «con termine dell’incarico al 31 dicembre 2022», è stata siglata una convenzione tra la Asl di Foggia e personale medico specialista in Ginecologia. La Asl di Foggia, puntualizza che «i medici esterni vengono retribuiti secondo le norme. Nel presidio ospedaliero di San Severo, nella struttura complessa di ostetricia e ginecologia, a causa di pensionamenti e di trasferimenti presso altri enti, oggi abbiamo in servizio un organico ridotto di dirigenti ginecologi, a fronte di 24 posti letto», fa sapere l’azienda sanitaria guidata dal commissario straordinario Antonio Nigri. «Anche l’analoga struttura di Cerignola è in sofferenza per cui è stato necessario ricorrere ai medici in quiescenza per coprire i turni», precisa la Asl. Il fenomeno della penuria di medici è ben noto in Puglia e nel resto d’Italia e, a sentire gli addetti al lavori, tra cui l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, immaginare che da questa emergenza si possa uscire in breve tempo è un’utopia. Ci vorranno almeno 6-7 anni, secondo Palese, per riuscire a colmare le voragini createsi nei reparti di tutti gli ospedali a causa dei pensionamenti e delle dimissioni che fioccano per via della difficile situazione in cui i camici bianchi si trovano ad operare proprio per le carenze degli organici.